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Vigneto

(a cura di Carlo Rastelli)

La mia intenzione era quella di fare un vigneto di quelli che trovano locazione nella riviera ligure con coltivazione a terrazza ove il vitigno è basso, è per questo motivo che le piante sono state volutamente tenute basse.
Nulla vieta, per chi ha una diversa collocazione, di farle più alte, aumentando sia la lunghezza dei fili da intrecciare che il numero degli stessi.
Gli "ingredienti" per la costruzione dei filari sono semplici.
Come prima cosa occorre procurarsi del filo elettrico (quello che si usa anche per le prolunghe o che si trova di scarto da una vecchia lampada etc.), se ne taglia un pezzo della lunghezza di circa 10 cm, lo si priva della guaina principale e di quella che avvolge il filo di ogni polarità (sono generalmente due oppure tre se è presente quello di massa), si srotola la treccia fino a liberare tutti i fili che lo compongono.
A seconda delle dimensioni che si vogliono ottenere si intrecciano i fili per 1/3 della loro lunghezza ottenendo una treccia molto stretta (nel mio caso i fili erano 5).
Successivamente ho ripiegato su se stessa la treccia e, a sua volta, l'ho riavvolta su se stessa per ottenere il tronco centrale, lasciando liberi i rimanenti 2/3 come riportato nell'immagine seguente.

Tronco centrale
Tronco centrale
Successivamente ho ancorato le piantine ad un rettangolo di depron da 3 mm. bucando la base con uno stuzzicadenti ed incollando ogni piantina con una goccia di attack avendo l'accortezza di modellare il tronco, io ho preso per esempio una Z ammorbidendone gli angoli, in fila indiana per creare il filare.
Ho usato dei colori acrilici nero e terra di Siena bruciata mischiati (usate poco nero).
Ho dipinto in marrone scuro ottenuto dalla mistura, i rami ed in nero la piantina che poi ho "sporcato" in seguito con il marrone ottenuto dalla mistura.
Prima che il colore asciugasse, ho spolverato a pioggia del fogliame verde medio ed in successione quello verde chiaro della Noch fino a coprire totalmente i rami.
Una volta asciugato il colore e quindi fissato il fogliame ho proceduto con qualche ritocco di colore (soprattutto sul tronco) e con piccole quantità di colla vinilica per fissare altro fogliame che non si fosse fermato in precedenza.
Posa
Posa
Ho costruito con del tondino in carbonio da 5 decimi (ho a disposizione questo materiale, ma va bene qualsiasi altra cosa) i pali che sorreggono i fili di ancoraggio delle viti posizionando solamente i primi con un angolo di 30° per simularne la tensione, mentre i successivi li ho posizionati diritti, il tutto fermato con una goccia di cianacrilato.
Per il filo diancoraggio ho usato del comune filo da cucire grigio scuro tenendolo in posizione con la solita colla.
Ora viene la parte più divertente… posizionare i rami sul filo, non è difficile anzi è divertente; ci si aiuta con una pinzetta per ciglia e si piega a proprio gusto i rami adagiandoli sul filo, o nelle sue immediate vicinanze, a proprio gusto e seguendo un andamento non costante… di cinque fili dividerli 2 a destra e 3 a sinistra o viceversa, tagliando quelli più lunghi e cercando di dare una forma ad ogni singola piantina.
Se la concentrazione di rami è troppa tagliarne uno o due mantenendo il riferimento del tronco. Il terreno è ballast in scala N color rossiccio della Heky tenuto incollato con una spennellata di colla vinilica e procedendo ad un successivo ritocco dove abbisognava.
Lavoro terminato
Lavoro terminato
Lavoro terminato
Lavoro terminato
Considerazioni:
In luogo del depron, come base, si può usare dei listelli di sughero, magari di spessore inferiore a quello usato per la posa dei binari, l'importante è che sia materiale morbido che si adatti al terreno su cui verranno inseriti i filari, nel mio caso la vigna verrà inserita su di un terreno a terrazza, quindi con qualche asperità.
Per la colorazione si può optare anche per una mano di primer o gesso acrilico, prima del colore, in questo modo si monitorizzano meglio le zone eventualmente lasciate scoperte, cosa che succede usando solamente il colore, si mimetizza con il colore del rame e ci si accorge solamente dopo delle zone non colorate in quanto risaltano con il contrasto del verde del fogliame.
Il filo di rame si lavora molto bene e regge bene anche il colore acrilico e le forme che si vogliono dare.
Buon divertimento a tutti!!!

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