L'idea di realizzare questo accessorio elettronico per plastici è nata unendo due mie grandi passioni che sono il modellismo e l'elettronica.
È da un pò di tempo che sto progettando un modulo speciale di stazione per l'impianto modulare del GAS TT che riproduce una stazione con binario
di precedenza promiscuo.
È proprio a questo punto che mi è venuta l'idea di collocare a bordo strada del sottopasso uno di quei pannelli pubblicitari animati che spesso
si vedono nelle grandi città, tipo quelli collocati sopra gli edifici, o più semplicemente posizionati su un palo.
L'idea iniziale si è trasformata in realtà quando navigando in rete ho trovato un prodotto che faceva proprio al mio caso.
Il prodotto in oggetto si chiama uOLED-96 ed è un display a schermo piatto con tecnologia OLED prodotto e distribuito dalla 4D System australiana.
Componenti di questo tipo non sono una novità, sono quelli che usiamo quotidianamente e presenti nei nostri telefoni cellulari di ultima generazione.
Prima di parlare di come integrarlo in un plastico, vorrei elencare alcune caratteristiche tecniche del display:
- dimensioni 37,7x26,7 millimetri;
- profondità 13,2 millimetri;
- peso circa 5 grammi;
- area visibile del display 20,1x13,4 millimetri (0,96 pollici in diagonale);
- risoluzione 96x64 pixel in 65535 colori;
- alimentazione 5 Volt in corrente continua;
- assorbimento da 30 a 110 milliAmpere;
- connettore a 10 poli (5+5) con passo 2,54 millimetri (3,3Vout, IO2, GND, IO1, RESET, GND, RX,TX, +5V, 5V OUT);
- supporto per due porte GPIO;
- A/D converter da 8/10 bit di risoluzione.
- slot per scheda di memoria micro SD da 2 GB.
Molte delle caratteristiche appena indicate non verranno mai usate in campo modellistico, e il display verrà sfruttato solo per visualizzare un
filmato che potrà essere trasferito nella sua memoria con un comune Personal Computer tramite un software di facile utilizzo fornito gratuitamente
da 4D System e che è possibile scaricare dal sito 4dsystem.
Il software si chiama "Workshop4" ed è freeware.
Il filmato da visualizzare può essere un comune file DVX o un MPEG realizzato con Moviemaker.
Tuttavia sono supportati molti tipi di file per questa operazione.
I poli del connettore che serviranno alla programmazione ed al funzionamento del display sono solo quattro:
- GND, negativo di alimentazione;
- +5V, alimentazione a 5 volt in corrente continua;
- TX , collegamento di trasmissione dati;
- RX, collegamento di ricezione dati.
Una volta programmato il display, basta collegare i contatti GND e +5V per alimentarlo correttamente ed esso visualizzerà all'infinito il video
che sarà stato caricato sulla scheda di memoria microSD.
Per chi volesse approfondire l'argomento e fosse interessato alla programmazione, consiglio vivamente di visitare il sito sopra citato.
Terminata questa fase che in effetti è un po' ostica, ma non impossibile, ho dovuto pensare a come poter integrare esteticamente il display sul
modulo, quindi ho realizzato un supporto a forma di palo usando un circuito stampato foto-inciso artigianalmente che contiene anche i collegamenti
elettrici.
In questo modo sarà possibile aggiornare il video che il display dovrà visualizzare estraendo comodamente il circuito dallo zoccolino per
collegarlo al PC tramite il cavo di programmazione.
Nel caso specifico era un video dimostrativo che si può facilmente sostituire a proprio piacimento.
Tuttavia, l'idea è quella di fare proprio pubblicità modellistica, cioè fare in modo che il display possa mostrare le varie fasi della
realizzazione del modulare nella sua genuinità tramite foto fatte dai partecipanti presenti nel Forum GAS TT.
Il limite è solo quello della nostra fantasia.
In ultima analisi vi è l'aspetto estetico che deve essere ancora definito.
Cioè una idonea copertura che sarà realizzata sfruttando fogli di plasticard recuperati da dei pannelli informativi della metro di Milano.
C'è un elemento negativo in questo progetto che è lo spessore del display 13,2 millimetri in effetti è tantissimo rispetto alla scala TT.
E su questo non ci si può fare nulla, in quanto il diplay ha un suo spessore minimo dettato dalle parti che lo compongono.
Visto come avanza la tecnologia, forse in futuro avremo a disposizione componenti più miniaturizzati e questo non potrà che essere di buon
auspicio per realizzare particolari ancor più fedeli alla realtà.
Edgardo Rosatti – Gruppo Appassionati Scala TT
L'autore Edgardo Rosatti, è a disposizione per domande, curiosità, informazioni e chiarimenti nella
DISCUSSIONE FORUM GAS TT
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