GAS TT - Gruppo Appassionati Scala TT
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Costruire la PACIFIC, la più bella locomotiva del mondo

13 La costruzione del modello

La tecnica di costruzione del modello è quella utilizzata per le navi, un insieme di elementi in legno con ordinate e listelli, necessariamente tutto deve essere perfettamente in squadro.
Esaminando il contenuto del kit ci si accorge della strana scomposizione del modello in parti, sicuramente dettata dalle esigenze di dimensioni del fascicolo che hanno condizionato non poco le dimensioni del foglio di compensato o dei listelli in allegato.
Non appena "la cosa" inizia a prendere forma la tentazione di assemblare a secco il materiale disponibile per farsi un'idea delle dimensioni e delle forme del modello finito è fortissima, ne approfitto comunque per riscontrare eventuali mancanze o problematiche occulte negli incastri dei pezzi (ce ne saranno parecchie).
I listelli della caldaia che lavoro delizioso, qui il parallelo con il modellismo navale è più stretto, anche se ricoprire un cilindro è sicuramente più semplice di seguire le forme della chiglia di un veliero o di qualsiasi naviglio.
Con la prima stuccatura iniziava una specie di tunnel senza uscita, quanto tempo è passato a strofinare abrasivi di tutti i tipi, forma, misura e grana su questo manufatto non si potrà mai calcolare.

Montaggio locomotiva
Montaggio locomotiva
Montaggio locomotiva
Montaggio locomotiva
Per aumentare la difficoltà si ricopre il tutto con le scure sfoglie di "sapelli", mai idea fu più sbagliata è un materiale poroso non stuccabile che continua a creparsi all'infinito; per disperazione ho immerso l'intero modello in una vasca di turapori alla nitro a mò di verniciatura in autoclave, sperando che il trattamento stabilizzi il legno e mi eviti crepe a modello terminato.
Capisco solo ora il perché in rete qualche modellista ha deciso di ricoprire tutto con una lamina di ottone (carta di spagna).
Se dovessi rifarlo di sicuro utilizzerei qualche altro materiale, proverei anche il molikote per aeromodelli.
Nonostante il trattamento cominciarono ugualmente le grandi manovre dello stucco, inizialmente con bombolette di stucco spray poi rimosso in gran parte.
Dopo parecchi tamponi di carta abrasiva la situazione migliorava e decidevo per l'ennesima immersione nel turapori che finalmente riusciva a rendere accettabile la superficie, fino a quel momento estremamente porosa.
I problemi erano solo all'inizio, a distanza di qualche mese cominciarono a comparire delle torsioni nel telaio e la caldaia non riesce più ad incastrarsi in sede, fortunatamente non ho ancora verniciato nulla ma è evidente che il legno con cui è stato realizzato il kit è di scarsa qualità e non sopporta i cambi di stagione/temperatura/umidità; le mie precedenti esperienze (navali) con i kit Amati mi avevano abituato a tutt'altro tipo di legno, speriamo che a modello finito dopo qualche tempo di esposizione, non si disfi tutto.
Altro capitolo riguarda il tender, bisogna andare a comperare altre scatole di chiodini dato che quelli forniti non bastano ed il fatto che sono in numero inferiore al necessario, lo scrivono pure sul fascicolo relativo.
Occorrerà smussare, arrotondandoli, parecchi angoli soprattutto dietro; come di consueto bisogna far sparire un altro capolavoro di fessure.
Dopo pochissime mani di stucco spray, diversamente dall'infinita stuccatura della caldaia, l'aspetto è accettabile.
Montaggio tender
Montaggio tender
Montaggio tender
Montaggio tender
Visti i risultati raggiunti, per evitare di creare spaccature nel legno e il numero spropositato di chiodini, decido di utilizzare un minitrapano con relative mini-punte seguendo le dime di chiodatura allegate nei fascicoli.
Evitiamo di commentare anche questa operazione e passiamo oltre!
Finalmente tutto è pronto per la verniciatura, ho scelto un colore verde imperiale satinato, trovato tra le diverse tonalità, con l'uso di una foto a colori (rarissima sono quasi tutte in b/n) della loco vera, purtroppo verrò a scoprire troppo tardi che il colore del prototipo non era esattamente di quella tonalità ma un verde oliva chiaro, che l'unificazione del 1938 operata dalle SNCF aveva cancellato con il verde della mia foto.
Pazienza, ritengo che nell'errore non voluto ne abbia guadagnato in eleganza, quel verde oliva avrebbe "ammazzato" il modello.
La verniciatura procede tranquillamente, anche se le misure oversize del modello mi costringono alla costruzione di un supporto girevole lungo 80cm!! e rendono comunque impegnativa tutta l'operazione e l'uso dell'aerografo.
Siamo arrivati al capitolo accessori di completamento, tutti metallici tranne qualche elemento plastico che compone le lanterne, guai a farli cadere a terra si spezzano all'istante anche a seguito di piccoli urti dentro il sacchetto originale che li contiene; di sicuro la lega è una pessima zama.
Parecchie forature originali per l'installazione di detti accessori, saranno da rifare perché palesemente errate!!
Altra croce / delizia arriverà il giorno in cui dovrò incollare la cabina, dopo averla completata con una selva di tubi e tubicini ricostruiti utilizzando le foto reali perche assenti nel kit, inspiegabilmente anche lei non vuole più sentirne di incastrarsi nuovamente in sede, stavolta tutto è già stato verniciato e sforzandola si creano delle belle fessure che ho dovuto colmare con sottili striscioline di listello e una leggera stuccatura.
Sarò obbligato a ripassare qualche altra mano di aerografo a modello finito!!
Inutile raccontare l'enorme difficoltà, anche a solo maneggiare il modello e l'evitare di verniciare il non dovuto senza l'uso di carta adesiva… brrr che brividi, dopo qualche sudore freddo alla fine è andata e di seguito potete vedere il risultato ottenuto.
Il modello montato e verniciato
Il modello montato e verniciato
La PACIFIC nella realtà
La PACIFIC nella realtà
Il modello montato e verniciato
Il modello montato e verniciato
La PACIFIC nella realtà lato destro
La PACIFIC nella realtà lato destro
La locomotiva in scala lato destro
La locomotiva in scala lato destro
La PACIFIC nella realtà lato sinistro
La PACIFIC nella realtà lato sinistro
La locomotiva in scala lato sinistro
La locomotiva in scala lato sinistro
Il tender lato destro
Il tender lato destro
Il tender lato sinistro
Il tender lato sinistro
Modello e realtà a confronto
Modello e realtà a confronto
Particolare del carrello anteriore
Particolare del carrello anteriore
Le ruote motrici nel modello
Le ruote motrici nel modello
Il lato posteriore del tender in scala
Il lato posteriore del tender in scala
Vista della cabina
Vista della cabina
La cabina nel modello in scala
La cabina nel modello in scala
Nonostante l‘odissea del montaggio il modello fa il suo figurone, a quattro giorni dal suo completamento mi hanno chiesto di esporlo ad una mostra di modellismo statico "Trofeo Airfix", svoltasi a Palermo nel week-end del 24/25/26–10-2014 che doveva comprendere anche la presentazione di nuovo materiale rotabile Hornby/Rivarossi, la Gr.940 che invece all'ultimo momento non è stata presentata.
Nel piccolo spazio autogestito (ero da solo) a me riservato, vista la premessa della presentazione, ho anche installato del materiale Rivarossi d'epoca: una piattaforma girevole e le sue rimesse, completando l'atmosfera con il posto di blocco, il serbatoio, il P.L. automatico, una 245 ed una Gr.940 in scala 1/80 che hanno sferragliato lungo i binari del D.L. per tutti i tre giorni, non perdendo nessun colpo (nonostante l'alimentatoraccio LIMA!!) e senza mai uscire dai binari durante il trasbordo tra il ponte girevole e le rimesse; tra gli sguardi sbalorditi dei bimbi e dei loro papà che avevano ammirato tali accessori solo sul catalogo Rivarossi dell'epoca.
Il modello in mostra - Trofeo Airfix Palermo 10/2014
l modello in mostra - Trofeo Airfix Palermo 10/2014
Giudizio finale del modello, bello ma complicato, richiede parecchio lavoro da certosino (3200 ore circa) per sopperire alle mancanze strutturali dovute alla scarsa qualità del legno, agli errori di montaggio presenti nella guida e le difettosità dei pezzi fustellati; lavoro necessariamente accompagnato da una attenta ricerca documentale al fine di trovare l'esatto posizionamento dei vari particolari e non commettere errori.
Se la guida fosse stata realizzata meglio, con istruzioni nella giusta sequenza e con dettagli fotografici migliori nei passaggi più complicati (è inutile mostrare per 6 volte di seguito come si vernicia una ruota), diverse problematiche si sarebbero evitate agevolmente ed avrebbero reso il montaggio più fruibile, facile e senza errori ed omissioni.
Comprendo solo adesso il motivo per cui, di questa bellissima locomotiva se ne trovano in vendita parecchie incomplete o assemblate malissimo.
Peccato, perche alla fine è proprio un bel modello!
Disegno quotato lato destro
Disegno quotato lato destro
Disegno con spaccati
Disegno con spaccati
Disegno quotato vista anteriore
Disegno quotato vista anteriore

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