Nella presente guida, vi illustro come ho realizzato il vecchio magazzino merci della stazione di Rivarolo.
Si tratta di un magazzino con il binario morto in disuso.
Di seguito potete vedere la foto al vero.
Il livello del piano calpestabile rispetto al ferro dei binari deve essere a un'altezza tale per cui il piano interno dei carri sia a filo.
Ho quindi posizionato un binario sulla base di sughero,ho messo sopra un carro Ims e ho misurato l'altezza necessaria.
La base deve essere spessa mm. 12.
Per realizzare questo spessore esatto mi sono servito di tre strati di laminil (polistirolo tra due fogli di carta) da 3 mm. ed uno di cartone
da mm. 1,5.
Il millimetro e mezzo che manca, sarà lo spessore della tavoletta di balsa che costituirà la finitura superiore.
Con il sistema già usato per il sottopasso, ho fatto tutte le scalette di accesso al piano rialzato.
Per le porte in legno ho usato dei pezzi di balsa più grandi e le ho incollate dall'interno così che lo spessore della balsa fosse
corrispondente allo spessore delle pareti.
Dal lato binari c'è una porta in metallo scorrevole che ho fatto con lo styrene e per renderla realmente scorrevole, ho usato dei piccoli
profili ad U.
Questo profilo risulta un pò grande, ma di più piccolo non ho trovato nulla.
Sul lato del piazzale c'è una porta in metallo a quarti con rilievo piramidale.
Ho usato un pezzo di styrene piatto, con il cutter ho segnato i quarti e li ho sporcati con polvere marrone: poco i due sui lati e di più quello
sopra.
Si crea così l'illusione del rilievo.
Le pareti le ho stuccate in modo che non si vedesse la fibra della balsa ed imitando l'intonaco.
Poi le ho colorate e sporcate sommariamente.
I puntini che si vedono servono per dare la posizione dei fori che saranno fatti per le travature del tetto, ma questo lo vedremo dopo.
Da una parte non volevo fosse inteso come un omaggio a quelli che considero degli idioti che credono di compiere gesti artistici e invece sono
solo degli "impiastroni".
Però, essendo una realtà, anche se brutta, dei nostri giorni, ed essendo il plastico ambientato, appunto, nella nostra epoca, ho deciso di
riprodurli.
È un pò lo stesso discorso dello sporcare i rotabili, se si tengono in vetrina é meglio lasciarli come nuovi, ma se vanno a circolare sul
plastico una bella sporcatura rende tutto più reale.
Finite di dipingere le pareti le ho assemblate.
La parete lato binari.
La lastrina non aveva una lunghezza sufficiente e ho dovuto giuntarla.
Per fortuna anche nella realtà una parte del tetto è diversa dal resto (forse un rifacimento successivo) e così quello che poteva essere un
difetto è stato mascherato meglio.
La cosa che, da prove fatte, disturbava di più era che le travi appoggiando sulle pareti in alcuni casi lasciavano un antiestetico spazio.
Allora ho forato la parete e li ho infilati come nella realtà.
Sono state montate anche le lamiere degli spioventi di testa.
L'edificio é posato provvisoriamente sul basamento senza essere incollato.
Qui si vede anche la giunzione del tetto cui accennavo prima.
Sono state aggiunte le scale con la ringhiera, manca ancora il palo della luce che attraverserà il tetto.
La 245 é autocostruita e le varie fasi di realizzazione si possono vedere nella sezione "autocostruzioni" del mio sito FERROMODELLISTA.IT.
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