Uno scambio ferroviario, se non è comandato manualmente, è azionato da un motore elettrico, che una volta eccitato pone in rotazione un albero
che tramite ingranaggi provvede a muovere il telaio dello scambio, ovvero il complesso degli aghi.
È una descrizione molto semplicistica ma corretta.
Il complesso del motore, degli ingranaggi, dei leveraggi e degli indispensabili apparecchi di controllo è posto in cassette stagne a lato dello
scambio.
In pratica in un parco ferroviario ad ogni scambio corrisponde un'adiacente "cassa di manovra" che contiene tutto quanto descritto.
Per motivi di facile individuazione o forse a scopo antinfortunistico le casse di manovra sono verniciate in un colore alluminio brillante.
Quelle che azionano degli scambi tallonabili sono provviste di una striscia di vernice rossa che indica la particolarità dello scambio, talvolta
c'è un numero verniciato in nero che serve di riferimento per la manutenzione.
Fatto questo preambolo passiamo al modello.
Per le dimensioni, abbiamo preso spunto dal sito del FERMODELCLUB ed abbiamo convertito le misure nella scala 1:120.
Le dimensioni in scala 1:120 sono decisamente piccole, come basamento è stato utilizzato un pezzo di Forex da 3 mm di spessore (successivamente
abbassato) mentre le lastrine di contenimento sono in striscia di polistirolo della Evergreen, da 2,0 x 0,8 mm.
Le medesime, incollate, sono servite a realizzare la "gobba" che si vede sulla cassetta principale.
La cassetta principale è anche lei proveniente da un pezzo di Forex da 3 mm , mentre la cassetta più piccola è un dadino di Forex da 3mm che
è stato assottigliato a 2 mm con il cutter.
Oltre alla facilità nel taglio e nell'incollaggio, è facile eseguire dei tracciamenti con la matita, una banale matita con mina ø 0,5 mm, e poi
tagliare con un semplice cutter.
Questa foto è stata scattata durante l'assemblaggio dei pezzettini e poco prima della verniciatura, con le parti già verniciate che sono
mascherate con apposito nastro Tamiya.
Il tutto è stato incollato con colla cianoacrilica.
Una mano di fondo grigio a spruzzo, bomboletta Tamiya, è la base delle successive verniciature.
Il colore Alluminio brillante delle cassette è realizzato a spruzzo con una bomboletta che era servita per un ritocco alla carrozzeria
della Volkswagen di Massimo.
Un bianco sporco tipo carta pergamena, acrilico, dato a pennellino sulle parti in cemento completa il tutto.
Prima di dare la mano di fondo si è data una piccola stuccatura con il White Putty Tamiya.
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