La produzione ebbe inizio in un locale separato dei propri capannoni, lo stesso personale che vi si dedicava era numericamente ridottissimo,
all' inizio si contavano nove persone compreso lo stesso Engelhardt, in compenso non mancavano di entusiasmo e determinazione.
Ed entusiasmo e determinazione ci volevano, perché doveva essere fatto tutto, i disegni esecutivi come i modelli e gli attrezzi per le
lavorazioni meccaniche, nonché progettare e realizzare le rotaie e gli accessori.
I vagoni furono progettati da Engelhardt prendendo appunti al passaggio dei treni nella vicina stazione di Moenchegladt, contava il numero
dei finestrini e la posizione delle porte e schizzava alla buona il progetto che sarebbe stato sviluppato poi in ditta.
Gli stampi dei vagoni furono pronti nell'estate del 1948, le giornate di lavoro erano anche di 16 ore, ciononostante il cammino da compiere
prima di arrivare al prodotto finito era ancora lungo.
I binari erano ottenuti da un basamento - e questa era già una novità - di bakelite (*), la prima produzione di rotaie aveva un assortimento
ridottissimo, era previsto che gli spezzoni di binario di lunghezza inferiore allo standard fossero ottenute dal modellista tagliando i pezzi
più lunghi.
Se vogliamo guardare in dettaglio il primo binario, con la sua massicciata incorporata, era estremamente simile al binario Märklin serie M
se addirittura non vogliamo paragonarlo all'attuale binario serie C.
Per tutelarsi da concorrenze illecite tutti i principali componenti della ferrovia furono coperti da brevetto industriale.
Nella tarda estate del 1948, finalmente fu allestita la linea di montaggio e un gruppo di operaie iniziò le operazioni di assemblaggio dei
rotabili e delle scatole.
La "Little Railway Baby 1001", la creatura di Eugen Engelhardt, doveva essere pronta per il Natale 1948.
Di questo modello, in corrente alternata come il primo esemplare costruito, ne furono allestite 50 scatole nel 1948 e 100 nel 1949.
Una breve descrizione meritano queste scatole, le primissime erano di legno (!!!), l'alimentazione come detto era in corrente alternata e
il treno era composto da locomotiva, tender, tre vetture a carrelli, trasformatore, circuito di binari e tre curiosi accessori: un cacciavite,
un paio di pinzette (necessarie per lo sgancio dei vagoni) e un flaconcino di vetro contenente i carboncini di ricambio per il motore elettrico.
La scatola aveva un bellissimo (erano ancora gli anni '40!) disegno al tratto del treno che vi era contenuto e la foto di un bambino (il
nipotino di Robert Karmann), compariva inoltre la scritta "ROKAL" Klein - Elektrobahn, ovvero Piccola Ferrovia Elettrica.
Il gancio applicato ai veicoli era del tipo "a bocca di pesce", brutto e poco funzionale, ma in quegli anni eravamo tutti di bocca buona.
La scritta "ROKAL", acronimo di Robert Karmann Loebberich, racchiusa in uno scudetto con due
ali stilizzate, era stata ideata da uno studio di Duesseldorf, divenne il marchio più famoso della scala TT.
I PICCOLI TRENI INIZIANO A CORRERE...
Nel 1907 un chimico Olandese, Leonard Baekeland, facendo reagire fenolo e formaldeide, ottenne un composto termoindurente, ovvero che una
volta fuso assumeva stabilmente la forma che gli veniva data e non poteva essere modificato se non con un'ulteriore fusione.
La Bachelite è un prodotto che può essere colorato e verniciato, è durissimo ma molto fragile, solo dopo la Seconda Guerra Mondiale sono
comparse materie plastiche in grado di sostituirla efficacemente ed economicamente.
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