Harold Joice ha avuto senza dubbio il merito di aprire la strada verso una ferrovia modello decisamente più piccola della scala 00.
Ma non è stato il solo.
Anche in Europa alcune aziende tentavano la strada del treno… in piccolo.
Furono compiuti vari tentativi, tutti molto interessanti, e tutti sfortunati e sicuramente tutti costoro erano all'oscuro delle origini
americane di questa scala.
Voglio citare alcuni di questi tentativi.
I veicoli riproducevano i treni svizzeri in una scala che oscillava tra 1:100 e 1:110, e la ferrovia era completa di rotaie e accessori.
Si noti che i motori erano alimentati in corrente alternata e solo nel 1950 furono adottati motori in corrente continua.
La Wesa ebbe da subito un discreto successo e affinò la propria produzione raggiungendo buoni risultati in termini di precisione
degli stampi; la "Rote Pfeil", un elettrotreno per servizi turistici denominato Freccia Rossa, è ancora oggi oggetto di desiderio
da parte dei collezionisti.
Poichè la scala di riproduzione era più vicina al TT che alla primitiva scala 1:100, dal 1958 per il mercato estero fu commercializzata
la linea "Wesa - TT" in rigorosa scala 1:120.
La produzione cessò nel 1966, ma i modelli Wesa sono ancora oggi attivamente ricercati dagli appassionati e costituiscono una
interessante nicchia di mercato.
Una nota da menzionare, la ditta Wesa AktienGesellschaft esiste tutt'ora e produce particolari in plastica su disegno del cliente, è
una ditta tecnologicamente all'avanguardia nel più puro stile dell'industria di precisione svizzera.
Vari esempi della produzione Wesa si possono ammirare presso la Galleria Baumgarten di Mendrisio (Cantone Ticino), proprio di fronte alla
stazione FFS.
Sebbene fosse una ditta tedesca, i primi modelli riprodotti erano il Ce 6/8 "Coccodrillo" delle FFS-SBB e una Re 4/4 sempre delle FFS.
Anche in questo caso il motore era del tipo a corrente alternata ed era possibile il comando indipendente di due treni sullo stesso binario.
Il successo commerciale non arrise a questa iniziativa, furono allestite in tutto solo 40 confezioni e la produzione cessò nel 1948, ma
la Litax - Werke, ovvero la Comet Bahn si era aggiudicata la palma di prima ferrovia modello tedesca in scala TT.
Era anche questo un bellissimo tentativo di ferrovia in scala 1:120 e il binario era in rigoroso scartamento 12 mm.
Come la ben più conosciuta Märklin il sistema di alimentazione era a corrente alternata due conduttori e tre rotaie.
I veicoli erano ottenuti tramite pressofusione, dal 1949 anche il binario era riprodotto su una base di metallo che riproduceva la massicciata,
proprio come il famoso Märklin M.
Nel variegato panorama degli inizi una ditta che merita di essere menzionata è la ditta Staiger, di Sankt Georg, nella Foresta Nera, che
all'inizio degli anni '50 mise sul mercato una propria ferrovia, la Mignon-Bahn, in scala 1:140, non precisamente un TT ma una scala molto simile.
La Mignon Bahn era poco più di un giocattolo ma merita di essere ricordata per la tecnologia impiegata.
Herrn Staiger infatti mentre per le loco impiegava la classica pressofusione di metallo, per il materiale rimorchiato adottò la
termofusione di plastiche, un sistema che l'Ufficio Tecnico della Rokal studiò accuratamente e adottò per lo stampaggio dei propri modelli.
La ferrovia Mignon era completa di accessori, lo scartamento era di circa 10 mm, la locomotiva aveva una particolarità che non sarebbe
mai più stata riprodotta: sopra il fumaiolo una microfusione raffigurava uno sbuffo di fumo, girando la posizione dello sbuffo di fumo
si azionava un commutatore che cambiava il senso di marcia della locomotiva.
Kohle = carboncino
Schnecke und Zahnrad = vite senza fine e ruota dentata
Kollektor = collettore
Feld-wicklung = avvolgimento di campo
Schienen-schleifer = contatto strisciante sulla rotaia
Feldmagnet = campo magnetico
Anker = Rotor = rotore
Un'azienda che dalla produzione di munizioni del periodo bellico passò, nel dopoguerra, alla produzione di ferrovie modello.
Nel 1949, alla Fiera di Hannover pose sul mercato una propria ferrovia, la Taifun-Bahn.
Tra le varie aziende degli inizi della scala TT merita di essere ricordata per alcune particolarità, anzitutto la perfezione del modello,
una automotrice del tipo VT137 con relativa rimorchiata, poi l'utilizzo delle resine termoplastiche, poi ancora il gancio a "freccia" di un
tipo semplice e funzionale e per finire il binario, con un sistema di aggancio e collegamento elettrico estremamente moderno, tale da potere
essere considerato un antesignano dell'attuale binario C della Märklin, ma soprattutto in perfetta scala 1:120.
Questa ferrovia non ebbe seguito, tanto che non si conoscono produzioni di scambi o di altri veicoli o di accessori se non quelli della
scatola della prima commercializzazione.
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