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Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

Discussioni relative alla scala N 1:160

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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#51 Messaggio da v200 »

Torniamo a lavorare sul viadotto.
Oggi profileremo alcuni dettagli architettonici per staccarli dal fondo uniforme.
Il lavoro consiste in passare con il pennello secco un po di grigio chiaro sugli spigoli dei vari elementi.
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Lo schiarire questi particolari permetterà quando passeremo il filtro di essere visibili aumentandone la percezione.


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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#52 Messaggio da v200 »

Prima di passare il filtro dipingiamo anche il parapetto dalla parte interna e il camminamento.
Per il camminamento ho scelto un base di colore mattone, i camminamenti potevano essere in mattoni o legno per dare un po di varietà cromatica e staccare dai muri preferisco l'arancio dei mattoni.
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Scusate la qualità delle foto ma con il cellulare causa la posizione dei dettagli molto rientrante non riesco a mettere bene a fuoco.Il colore sulla passerella deve ancora avere una seconda passata per coprire ma la prima deve essere ben asciutta.
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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#53 Messaggio da v200 »

Asciugato il colore di fondo per il camminamento ho iniziato a variare l'uniformità del marrone aranciato con rosso opaco, giallo opaco e colore di fondo per evitare gli stacchi netti . per evidenziare l'angolo del camminamento ho usato un po più di giallo assieme al rosso passato in qualche punto sul piano di calpestio.
Mentre per il parapetto, per esaltare il dettaglio ho utilizzato il grigio opaco di base con bianco opaco per schiarire, sulla parte in alto non è stato steso uniformemente ma a spazzolatura per creare del movimento nel uniformità del grigio al contrario sui contrafforti esterni per aumentarne lo stacco è stato steso uniformemente.
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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#54 Messaggio da v200 »

Finalmente siamo arrivai alla stesura del filtro, per questo passaggio utilizzo colore ad olio terra di Cassel diluito tantissimo in essenza di petrolio bianco. In pratica è quasi più diluente che colore.
Lo passiamo uniformemente su tutte le parti dipinte e lasciamo asciugare bene bene per 24 h almeno, ora le foto fatte sul momento risultano in alcuni punti lucide perchè il diluente non è evaporato.
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#55 Messaggio da v200 »

Pag 35
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#56 Messaggio da v200 »

Ecco come si presentano le parti dipinte una volta che il filtro è stato applicato.
Gli stacchi tra i vari colori sono meno netti e più morbidi.
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#57 Messaggio da v200 »

Iniziamo a fare il primo invecchiamento selettivo, uno dei più vistosi su un ponte o viadotto costruito con blocchi di pietra sono le macchie di umidità e muschi.
per fare questo effetto utilizzo del colore ad olio verde vescica , tendelziamente più chiaro ma abbastanza scuro per simulare umidità o muschi sulle pareti.
La tecnica e sempre la solita usare poco colore con più diluente ma qui non lo diluiremo al massimo ma quanto basta a fare la velatura( un po come qualsiasi colore a smalto o acrilico ).
Ma inseriamo un trucchetto nei punti che vogliamo evidenziare maggiormente avremo bisogno di un foglietto di carta per assorbire l'eccesso di diluente e olio del impasto colore per poterlo dosare e far asciugare prima, prendiamo una puntina di colore dalla noce di colore depositata nel contenitore dove abbiamo aggiunto un po di diluente, la deponiamo sulla carta e sfumiamo finchè non troviamo la giusta gradazione ( posiamo prendere un po di colore dal contenitore per diluire la nostra miscela ) quindi la passiamo nei punti più indicati come rientranze, sporgenze o cornicioni dove presumiamo che rimangano pozze d'acqua.
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#58 Messaggio da v200 »

Ultima fase del invecchiamento, le traccie del acqua piovana che cola tra le fughe o da qualche spaccatura dei blocchi.
Per questo invecchiamento utilizzo un grigio caldo chiaro ( classico grigio topo ), ne depongo un pochino su un foglio di carta, diluisco la quantità di colore per umettare la punta del pennello.
Ora ne depositiamo un pochino nel punto prescelto e con un pennello piatto inumidito di essenza petrolio bianco tiriamo il colore verso il basso.
Eco fatto la traccia biancastra del acqua che cola.
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#59 Messaggio da v200 »

Oggi proviamo a invecchiare il portale, per variare la cromia di manufatti come base sono partito con un marrone rossiccio opaco acrilico.
Per mia comodità ho utilizzato l'aerografo per dare il fondo, in alternativa si può utilizzare una bombola spray o un pennello piatto.
Prima di passare il fondo lavate il portale con acqua e sapone per eliminare l'isolante ( talco industriale ) dello stampaggio che è grasso non farebbe aderire i colori.
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Iniziamo a schiarire i mattoni del portale con del giallo sabbia caldo quasi un nocciola chiaro.
Mentre i conci del portale e quelli posati sui mattoni saranno fatti in grigio per variare.
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Per passare il colore chiaro sui mattoni ho utilizzato un vecchio pennello piatto, passato più volte per scaricare più colore possibile su un panno.
Infine sfregato in movimenti circolari insistendo sulle zone centrali delle varie parti.

Data l'ultima luce ai mattoni utilizzando del rosa carnicino acrilico e profilato alcune ombre con del marrone cioccolato acrilico sempre opaco.
Come attorno alla cornice in pietra del portale e sotto ai ripari in pietra della parte superiore.
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Mano di grigio per il fondo sui blocchi in pietra del portale e parte superiore.
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#60 Messaggio da v200 »

Per le parti in pietra utilizziamo solo tre colori:
grigio chiaro base e passaggio finale per armonizzare un po i colori e evidenziare gli spigoli.
Verde militare opaco e blu notte militare opaco per le venature delle pietre.
iniziamo con una mano di grigio poi passiamo con la tecnica dello spazzolamento il verde e il blu, quindi per finire un po di grigio per ammorbidire i due colori delle venature.
Alla fine passeremo il solito filtro e ritocchiamo qualche dettaglio.
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#61 Messaggio da v200 »

Passato il filtro terra di Cassel ad olio per attenuare gli stacchi tra un colore e l'altro, prossimo passaggio qualche invecchiamento selettivo come macchie di umidità e colature d'acqua e per finire i fumi esausti sul frontone del portale.
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Ho fatto alcune macchie di umidità con il solito verde vescica a olio molto diluito specialmente in basso, sulle pareti dove cola dagli angoli delle lastre in pietra e sulla parte superiore delle lastre verso la parete.
Quando verrà posizionato sul plastico dovrete ritoccare le parti che saranno coperte da un po di terreno o dalla roccia della parete con le macchie di umidità verdastre.
Purtroppo nel esempio non venendo posto su un plastico questa parte bassa e i lati potrebbero essere coperti dal terreno ( gli stucchi che utilizzeremo ) risultando poco visibili.
Fumi :?
ora in base al epoca che ambienteremo il plastico o tipo di trazione le tracce dei fumi sul portale potranno essere più o meno visibili.
esempio:
linea elettrica assenti i residui.
termica ( diesel ) appena accennati.
vapore molto evidenti.
Ho cercato di fare i residui con una via di mezzo per essere ambientato un po in tutte le epoche e tipi di trazione, mi sono servito di un carboncino a uso artistico sfregato su della carta vetro per creare un po di polvere, quindi con un pennello piatto ho sfregato al apice del portale sia esternamente che al interno.
Pertanto ora il portale è terminato.
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#62 Messaggio da v200 »

Oggi guardiamo un elemento molto importante per il tracciato:
DEVIATOI
Questi elementi permettono di smistare i convogli sui binari desiderati per eventuali soste o sorpassi, la famiglia dei deviatoi è molto variegata si dividono per il cuore polarizzato ( metallico elettro conducibile ) o no come quelli in dotazione alla raccolta ( cuore isolato in materiale plastico ).
Ulteriormente la divisione si amplia per il ramo deviato ( curvo ) in base al angolazione e la loro lunghezza complessiva i più lunghi vengono definiti slanciati molto realistici in piena linea. Infine l'ultima tipologia per i deviatoi semplici quelli curvi. Per i deviatoi complessi si hanno i deviatoi Inglesi singoli o doppi.
Nel nostro caso si hanno dei comuni deviatoi semplici corti adatti ad essere posizionati in un piazzale stazione per lo smistamento tra i vari tratti
2017919173155_AA.JPG
2017919173214_BB.JPG
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#63 Messaggio da v200 »

la lunghezza del tratto diritto corrisponde a 9 cm mentre la larghezza compresa la parte delle traversine con il ramo deviato è di 3,2 cm.
Il ramo deviato ( curvo ) è angolato di 22,5° , lo spessore tra rotaie e traversine corrisponde a 4 mm in linea con la norma N.E.M, la rotaia è alta compreso il piede mm 2 con tolleranza di ± 0,06 e larga 1mm ( al piede mm 1,3 ) rientra nel codice 80.
vedasi la tabella a questo link
http://www.spur-n.com/nschienen.html
Rotaie e aghi sono ben sagomate senza residui di stampaggio o trafilatura, specialmente sulla punta degli aghi tallone di achille per i difetti.
la conducibilità non ha difetti rimane presente per tutta la lunghezza delle rotaie ( tramite i punti isolati ). La distribuzione della corrente avviene oltre alle scarpette anche per opportuni punti di contatto metallici situati sul tallone degli aghi dove poi sono incernierati, mentre il collegamento elettrico tra le rotaie per non creare corti durante il movimento degli aghi avviene con un ponticello a scavalcamento.
Un piccolo punto critico è la molla di ritegno per mantenere gli aghi in posizione assai sottile.
Il leveraggio degli aghi scorre bene nella sua sede ed è provvisto sia dei fori per i motori sotto plancia tipo Peco e del perno per i comuni motori laterali magnetici.Il perno si presenta molto sottile e basso.
Vista inferiore con i punti di collegamento aghi nella parte snodata
2017919175946_01.JPG
Jngrandimento dettaglio
20179191802_02.JPG
lamella per portare continuità di corrente alle varie parti delle rotaie che compongono il deviatoio. Notare che scavalca la rotaia opposta per non creare corti
201791918021_03.JPG
Vista inferiore della barra guida aghi , la barra è collegata alle punte degli aghi.
201791918336_04.JPG
Vista superiore della barra, in basso l'occhiello per inserire un filo metallico del servo motore posizionato sotto plancia. A fianco sempre verso il basso il perno dove si incastrerà il leveraggio del motore esterno o meglio attuatore
201791918726_05.JPG
Disposizione del ago con la parte interna della rotaia
201791918741_06.JPG
Vista frontale aghi in posizione, con la relativa molla di blocco posta sotto il rettangolo nero al centro
20179191885_08.JPG
Vista laterale della molla
201791918822_09.JPG
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#64 Messaggio da v200 »

I deviatoi forniti dalla raccolta sono copie dei Peco ST-5 destro e ST-6 sinistro, ad attivazione manuale.
Nelle varie discussioni si è convenuto di applicare l'apposito motore Peco Pl-11 da posizionare sul fianco in modo da non movimentarlo manualmente causa il doversi costruire leveraggi non proprio alla portata di tutti e di difficile posizionamento.
Motore Peco PL-11
Allegati
2017920201429_17454-0.jpg
2017920201429_17454-0.jpg (15.14 KiB) Visto 3706 volte
2017920201429_17454-0.jpg
2017920201429_17454-0.jpg (15.14 KiB) Visto 3706 volte
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#65 Messaggio da v200 »

la differenza tra i deviatoi Peco e Dart Staed ( raccolta ) si basa sulla lunghezza complessiva 90 mm Dart Staed e 87 mm Peco
Oltre ai dettagli meglio rifiniti sui Peco per il leveraggio movimento aghi con relativa molla oltre a traversine più fini.
Accoppiamento motore
piccola guida fornita da Sal727
Sono riuscito ad fare funzionare i motori PL-11 Peco, dicono che sono anche per la scala N [105] , anche leggendo le istruzioni non si capiva bene come bisognava collegarli si legge solamente di saltare il paragrafo 2 e continuare dal 3, collegandoli funzionava solamente da un verso, studiandoci un po' ho capito che da un lato non arrivava a fine corsa e quando si premeva il pulsante non aveva la forza di muovere l'ago, ho risolto tagliando di 1 mm i supporti indicati dalle frecce rosse, sono di 6 mm portandoli a 5 mm vanno in battuta sulle traversine e funziona bene, inoltre non bisogna utilizzare le due asticelle (in giallo nel disegno) perchè non corrisponde la distanza di inserimento fra le traverse, vanno bene per la scala H0, per questo si posizionano con colla, provati anche sul deviatoio della DeA e funziona, hanno le stesse dimensioni in larghezza delle traverse
Motore
201792818411_WP_20170928_005.jpg
2017920201429_17454-0.jpg
2017920201429_17454-0.jpg (15.14 KiB) Visto 3702 volte
Confronto deviatoi
2017928175749_WP_20170928_001.jpg
schema
2017929235926_motore PL-11.JPG
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.

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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#66 Messaggio da v200 »

pag 57
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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#67 Messaggio da v200 »

Una volta montato il motore al deviatoio occorre pensare come comandarlo, possiamo attivarlo con le apposite pulsantiere commerciali indicate.Per questo motore senza fine corsa (quindi se viene continuamente alimentato fonde le bobine) occorre una pulsantiera on-off-on che alimenta un ramo alla volta del deviatoio e tornando nella posizione centrale non è più sotto tensione la Peco utilizza la sua pulsantiera Pl-26 ma possiamo utilizzare quella Hornby R044 perfettamente simile
A questo punto vediamo come si collega il deviatoio motorizzato alla pulsantiera
plast-scambio1.JPG
plast-scambio1.JPG (18.68 KiB) Visto 3694 volte
questo è uno schema generico ( ricordo che i motori per i deviatoi possono essere alimentati con corrente alternata o continua ) in genere dal motore del deviatoio partono tre fili uno va direttamente al trafo gli altri due invece vanno alla pulsantiera, mentre un 4° cavetto andrà dal trafo alla pulsantiera. i due cavetti che partono dal motore si cablano alle rispettive prese della pulsantiera per attivare/disattivare il deviatoio , abbiamo quindi visto la norma generale come cblare un deviatoio motorizzato alla sua pulsantiera.
Ma vediamo in particolare il nostro Peco PL-11, come abbiamo accennato prima i motori Peco Non hanno il fine corsa cosa vuol dire? che questi motori non hanno l'interruttore interno che disattiva le bobine quando vengono attivate per spostare gli aghi quindi occorre utilizzare un interruttore ON-OFF-ON o a zero centrale questo interruttore a levetta
r044.jpg
ha tre posizioni a DX ed a SX sono alimentate mentre quella centrale no, spostando la levetta sulle due posizioni DX/SX attiviamo il motore, mentre tornando su quella centrale disattiviamo la corrente non alimentando le bobine . A questo link potrete acquistare l'interruttore Hornby
https://www.hornby.com/uk-en/shop/track ... witch.html
Mentre a questo altro link trovate le istruzioni del cablaggio motore Peco PL- 11
http://www.scalatt.it/public/data/FraPi ... ctions.pdf
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Re: Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione

#68 Messaggio da v200 »

Volendo si possono usare questi interruttori ON-OFF-ON reperibili nei negozi di elettronica in sostituzione di quelli Peco o Hornby a costo assai minore, per il loro cablaggio basta seguire il PDF della Peco
yJXkNb9.jpg
Anzi sarebbero decisamente migliori i modelli a ritorno automatico detti MOM-OFF-MOM che tramite molle ritornano alla posizione neutra o zero centrale
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