Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione
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Ferrovia del Gottardo De Agostini - GUIDA alla costruzione
per facilitare la consultazione degli argomenti relativi alla "Ferrovia del Gottardo" della De Agostini, si è deciso di aprire questa apposita guida (bloccata) con lo scopo di avere una raccolta di idee e spunti per tutti i forumisti interessati a tale argomento.
Per qualsiasi richiesta o domanda, si potrà continuare a postare nella discussione generale QUI
Roby
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scartamento 9 mm
altezza binario con traversine 4 mm
altezza rotaia 2 mm cod 80 scala N
larghezza rotaia 1,5 mm
larghezza traversina 2,2 mm
altezza traversina 1,5 mm Comparandolo con un binario Minitrix (qui dotato dello sgancia vagoni) le misure sono identiche anche la compatibilità di aggancio è ottima inserimento nella scarpetta senza difficoltà e altezza rotaia uguale più avanti spero di testarne la conducibilità avendo alcuni spezzoni in più.
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Nel frattempo ecco le misure della cassa
lunghezza compresi i mantici cm 14,5
Larghezza fiancate cm 1,7
Altezza cm 1,9 Colorazione : buona un ottimo blu notte per le fiancate e un bianco molto coprente per il tetto, che non lascia vedere il colore di fondo Decals:. nitide e ben leggibili con una buona finitura color oro coprente che non fa intravedere il blu delle fiancate.
Finestrini: spessi, non perfettamente a filo ma con una buona bordatura color oro a simulazione delle cornici metalliche Dettagli : leggermente fuori scala i rivetti sono un po grossolani come stampo in positivo, gli aeratori appena accennati, per i mantici sono poco dettagliati i bracci di estensione , presente la pedana e alcune cassette di collegamento per il prezzo finitura accettabile un po come le vecchie Lima.
Ora aspettiamo il telaio.
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terminando una parte della prima Il numero dei finestrini e corretto sia per la fiancata corridoio che per la fiancata cabine.
27 finestrini lato cabine letto, 10 piccoli, 7 medi, 10 grandi
16 finestrini lato corridoio, 5 medi, 11 grandi
Corretti i finestrini delle quattro porte a Calisson ( calice) per le carrozze letto.
Alcuni ritocchi per migliorare l'estetica dei finestrini .
Oscurare i finestrini delle due ritirate con vernice bianca, sono i primi della fila lato cabine.
Aggiungere la barra orizzontale sui finestrini delle porte a circa due terzi partendo dal basso.
Inserire la sagoma delle abat jour rosse delle cabine ai finestrini grandi esattamente al centro
Applicare alcune tendine a varie altezze tramite sagome in carta o cartoncino in colore kaki o bianco
Iniziamo la recensione seconda parte della cassa CWIL Partiamo con alcuni dati del telaio la sua lunghezza ai respingenti è di 14,6 cm
larghezza telaio 1,5 cm
lunghezza respingenti 3 mm
altezza respingenti ( da rilevare)
distanza respingenti ( da rilevare)
per queste due misure devo preparare un binario in piano, appena pronte le inserisco Ruote e assi
scartamento 9 mm
diametro ruota 7 mm
larghezza ruota 2 mm
altezza bordino 0,9 mm
spessore bordino 0.5 mm
tratto della ruota su cui si appoggia alla rotaia 1,5 mm
Tutte le misure rientrano nelle varie norme NEM per la scala N
La sagoma dei carrelli e perfettamente attinente a quelli reali.
Altri particolari del telaio Alla fine queste carrozze CWIL Venice Simplon Orient Express ( VSOE ) per il prezzo fanno la loro ottima figura sul plastico senza rimpiangere modelli molto più blasonati.
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Una cosa però poco simpatica è la sede molla dei ganci per l'ammortizzamento non essendo completamente chiusa si rischi di perderla tramite un urto violento tra i rotabili, per porvi rimedio basta fare un riparo ad U con profilati in plasticard ( incollandoli con colla cianoacrilica senza andare sulla molla ) per creargli un coperchio
Per maggiori info sulle carrozze consultate l'ottimo sito " scalaeNNe-Note Sparse " da dove ho reperito varie info
https://scalaenne.wordpress.com/2011/10 ... ress-vsoe/
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Inoltre si può avere la barra di unione tra l' uncino e piede lunga o corta o a conformazione a collo di cigno per i timoni di allontanamento in alcune carrozze passeggeri.
Infine Fleischmann a sviluppato un gancio differente per avvicinare le testate avendo un sistema di incastro verticale per una maggior tenuta
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Il magazzino misura :
larghezza cm 5 compresi i marciapiedi coperti in parte dalle falde
lunghezza alla base cm 5 mentre alla falda sporgente del tetto cm 5,7
altezza al colmo del tetto cm 3,3
I dettagli riportati sulle superfici esterne sono buoni ( per uno stampo ) bene in rilievo e con le parti incavate nitide senza sfrangiature di materiale.
Da rifinire la parte bassa del magazzino causa sfrangiature di resina operazione veloce da farsi con un cutter o limetta .
Anche per la parte interna delle porte sui lati Verniciatura, così così migliorabile molto alla buona per esempio non perfetta tra la parte in legno delle pareti e il muretto si ha una linea di demarcazione troppo ondulata, in alcune parti del edificio sembra lucida questo causa la mancanza di un fondo per migliorare l'aderenza alla resina della vernice.
Le porte sono stampate su un foglio di acetato trasparente occorre vedere poi come montarle se occorre fare alcuni supporti per posizionarle bene.
Insomma un prodotto onesto.
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Per chi è alle prime armi e non ha mai provato a dipingere dei modellini ricordo che anche cosi da scatola sono più che dignitosi per un primo plastico, mentre per chi volesse cimentarsi nella pittura modellistica spero di fare cosa gradita.
Il primo passo è lavare il magazzino o qualsiasi modello in kit ( nelle scatole troverete tutti i pezzettini da assemblare su delle rastrelliere ) per eliminare tracce di unto o apposite polveri grasse per permettere il distacco delle rastrelliere dagli stampi che non fanno ben aderire la vernice sulla superficie.
procuratevi una bacinella abbastanza ampia da contenere il kit ( in modo da non perdere alcuni pezzettini) riempitela a metà di acqua tiepida e aggiungete del sapone liquido per piatti non troppo per non fare troppa schiuma difficile da risciacquare quando si insinua nelle cavità, utilizzate un pennello morbido ottimi quelli della barba che si trovano nei grandi magazzini di tipo economico non fanno staccare i particolari.
Sfregate delicatamente e risciacquate .
A questo punto con carta casa tamponate delicatamente il kit o le rastrelliere per eliminare le goccioline d'acqua, in alternativa getto del asciugacapelli freddo, aria compressa erogata da un aerografo o fate asciugare sotto una scatola il kit su carta casa per una notte.
Il coperchio serve per non far depositare la polvere sul kit.
Una volta che il kit è ben asciutto passiamo a controllare se vi sono difetti di stampa per eliminarli Sembra stupido fare questo lavoro dopo il lavaggio, ma proprio grazie al lavaggio si perde quella lucidità che non permette di notare le imperfezioni.
Ci attrezziamo di limette,carta vetro e taglia balsa per fare le rifiniture, molto poche quasi tutte a livello del bordo inferiore e nel interno degli stipiti.
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In alcuni punti dove è stata ricavata la sede per incollare la porta occorre togliere alcuni rimasugli di resina con la punta del taglia balsa mentre sulla parete dove sono riportati alcuni mattoni occorre dettagliare la linea di divisione verso il fondo poco profonda.
Adesso procediamo a dare dei colori un po più realistici al nostro magazzino.
In genere muri,porte, tegole sono in finitura opaca e non lucida quindi provvediamo a cercare tra i colori modellistici per i mezzi militari o nei colori per artisti con finitura opaca.
Per un utilizzo a pennello trovo ottimi i colori acrilici Life Color , Andreas e Citadel che hanno una ottima opacità e finitura coprente.
In questo lavoro preferisco partire dai colori chiari.
Oggi passo solo il fondo in modo che dia la prima imprimitura in modo che una volta essiccata possa passare altre mani in modo di avere una buona finitura omogenea senza punti di decolorazione.
Tra una mano e l'altra conviene far passare una nottata.
I pennelli utilizzati oggi dei comuni sintetici sono un piatto n° 2 e un tondo n° 1. Con il piatto passeremo la tinta sempre in un senso dal'alto verso il basso senza accavallare le passate in modo da non lasciare le striature, mentre il punta tonda per i dettagli o punti poco raggiungibili.
Come colore per le pareti ho scelto un giallo sabbia della Life Color più vicino alla finitura giallognola reale che si trova sulla stazione.
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Il lavoro procede un po più lentamente del previsto causa la vernice di fondo che tende a far attecchire un po meno l'acrilico Life Color. Anche il colore life Color ancora nuovo ha una percentuale acquosa maggiore che tende a farlo più traslucido ma con più passate e aria calda finalmente il colore base per le pareti è stato dato.
Fortunatamente con il tetto il nero Life Color opaco che già da un po viene usato e perfetto.
Domani passeremo ai muretti e alle pedane di carico costruite in legno e mattoni.
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Con il senno di poi causa una vernice veramente difficile da coprire sarebbe stato utile passare un primer.
La vernice utilizzata per colorare il magazzino oltre a essere un po lucida ha una consistenza plasticosa.
Forse perchè per la lavorazione semi industriale hanno utilizzato vernici sintetiche non diluite per velocizzare la verniciatura con il massimo fattore coprente.
Alcune foto per far vedere gli ultimi passaggi sono stati terminati:
Il tetto,
Le pareti,
la parte in pietra dello zoccolo.
passata la prima mano color legno per la scalinata e banchina scarico colli dai vagoni sui lati lunghi.
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Oggi iniziamo a dare la prima luce alle pareti, misceliamo del bianco al color giallo sabbia in percentuali 60 % bianco e 40 % giallo S. una volta miscelato si prende un po di colore e si scarica il più possibile su della carta casa in modo di averne una minima quantità solo per dare una ombreggiatura.
Sfreghiamo il nostro pennello scarico sulle pareti il più centralmente possibile in modo da far notare il colore base ai quattro lati.
Per questa operazione utilizzo un pennello piatto usato n° 3.
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Di solito utilizzo come colore ad olio per il filtro il Terra di Cassel . Questo colore ha una finitura ne troppo nera ne troppo marrone il che permette di utilizzarlo in vari contesti.
Mentre come diluente utilizzo l'essenza di petrolio bianco della Maimeri non troppo aggressiva sui colori acrilici, l'essenza di petrolio bianco permette di non avere alonature vistose e traslucide oltre a una veloce evaporazione.
prendiamo una noce di colore e depositiamolo in un coperchietto dei vasetti in vetro.
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Ora fate asciugare bene prima di applicare altri passaggi.
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Finiti questi due passaggi iniziamo a stendere le velature selettive nei vari recessi per aumentare il distacco dei dettagli.
Rifacciamo la miscela leggermente più densa per depositare più colore nelle varie cavità prima di stendere il filtro colorato faremo rilasciare tramite un pennellino del solvente in modo che grazie alla capillarità il colore corra in tutte le cavità. Sfruttando la capillarità non dovremo passare il pennellino con estrema attenzione dentro alle cavità ba basterà appoggiarlo in un punto poco visibile o centrale per fare defluire il colore.
Sempre con il nostro filtro carico scuriremo le parti basse per lasciare poi in luce le parti in alto.
Adesso tocca fare asciugare questa mano di filtri
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Un consiglio sia per scurire o schiarire non utilizzate mai il bianco puro o il nero puro ma usate tinte chiare o scure per andare tono su tono in modo di non avere stacchi troppo netti specialmente con tinte chiare.
la prossima lavorazione saranno le ombreggiature selettive sempre ad olio per fare alcuni effetti di invecchiamento.
Il tetto sarà l'ultima fase visto che mi serve per maneggiare il magazzino durante i lavori
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Questa volta utilizzeremo gli oli molto moderatamente in pratica inumidiremo la punta di diluente per stemperare un poco anzi pochissimo colore per le ombre selettive in modo da eliminare luci troppo biancastre gessose e armonizzare il tutto.
I colori ad olio sono:
Terra di siena bruciata terra d'ombra naturale verde vescica porremo una nocciolina di colore e inumidendo molto la punta del pennello stempereremo il colore fino ad avere un ombra di colore come una goccia di te.
Quindi si depositerà sui particolari desiderati.
Con il terra di Siena bruciata ho ripassato le banchine in legno per togliere il grigio della luce per rendere il tutto più marroncino. Il terra d'ombra naturale invece è stato utilizzare sulle pietre per diversificare il grigio troppo uniforme Verde vescica per tracce di umidità Nella parete in muratura liscia per dare vari effetti sono stati miscelati verde vescica, terra di Siena bruciata, grigio di Cassel Tetto, questa parte è un po più complessa, questi tetti potevano in base al epoca costruiti con:
Cartone catramato
Pannelli in legno catramati
pannelli in metallo catramati
In base al materiale gli effetti del invecchiamento cambiano notevolmente, penso di basarmi sui pannelli metallici.
A domani
P.S scusate la qualità delle foto ma sono state scattate con il cellulare e di fretta, appena avrò tempo e sole spero di farne qualcuna con la luce naturale[:I]
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Per iniziare l'invecchiamento del tetto ho dato una passata uniforme con terra di Cassel .
Terminato l'asciugatura ho fatto una ombreggiatura con terra d'ombra bruciata negli angoli dei pannelli per simulare dello sporco. In alcuni punti dei pannelli con verde vescica e una punta di giallo a smalto opaco ho simulato delle macchie di umidità. Con del terra di siena sono state simulate alcune macchie di ruggine. Non rimaneva che enfatizzare i bordi dei pannelli, utilizzando i soliti colori metallici per modellismo il più delle volte risulta troppo finto per questo utilizzo la grafite di una mina morbida.
La grafite rende molto bene un effetto metallico senza dare quel metallizzato troppo finto più attinente alla realtà , qui riprodotta in scala. Anche per le grondaie ho utilizzato la grafite sfregando la mina sia sui bordini che le grondaie.
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Re: Schede modellistiche plastico "Gottardo " della D&A
Invece del solito sistema che si trova nei kit da assemblare ovvero la riproduzione di una porta o serramento in tre dimensioni qui per costi di produzione hanno simulato la porta con una serigrafia in acetato, per dargli spessore ogni porta e riprodotta in due parti.
Per procedere al taglio occorre:
Cutter o coltello taglia balsa.
Bisturi chirurgico.
Pinzette.
Colla cianoacrilica in gel e colla liquida per modellismo.
Piano di taglio.
Riga di metallo.
Pinze metalliche ferma fogli.
Prendete la riproduzione della porte e ponetele sul piano di taglio dalla parte lucida e la parte opaca verso l'alto.
Con riga metallica e cutter ( preferisco il bisturi chirurgico monouso a lama dritta reperibile in farmacia per 2/3 euro tagli più precisi ma da utilizzare con più attenzione) ripassate più volte i bordi delle riproduzioni diventa più facile separarle che fare una unica passata.
Mettete una goccia di colla sulla parte opaca al centro del pannello inferiore sotto i vetrini, fermate con le pinze metalliche per far incollare.
Controllate che le porte entrino negli scassi appoggiandosi sul riscontro, se per caso sono un po più larghe con carta vetro asportate l'eccesso un millimetro o due riprovate a posizionarle.
Se combaciano con il telaio incollate con colla ciano negli angoli depositandola con uno stuzzicadenti la colla in gel non colando permette una migliore incollatura dando un tempo minimo di centraggio.
Finito l'incollaggio asportate la pellicola di protezione.
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Re: Schede modellistiche plastico "Gottardo " della D&A
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Re: Schede modellistiche plastico "Gottardo " della D&A
Come prodotto commerciale risponde ai requisiti principali della normativa NEM 105 anche se in qualche punto non è perfetta.
posteriormente il portale è dotato di apposito sistema per inserire un cartoncino per simulare le paretti della galleria feritoia e fermi cilindrici.
Unica nota negativa due feritoie sui lati del portale molto antiestetiche, per permettere di essere raccordato a qualche muraglione o per incastrarlo a dei fermi , ma molto facilmente per angolare le parti laterali in modo da adattarlo alle pareti dove verrà posizionato.
Posto alcune foto con un omologo portale Faller a una via in scala N ( a sx delle foto)
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Re: Schede modellistiche plastico "Gottardo " della D&A
Una volta accertati che il telaio sia in piano tramite bolla dovremo procedere alla tracciatura delle rotaie tramite fotocopie del progetto applicate sul piano o come nel nostro caso grazie alla mappa ( se riuscite cercate di fare delle fotocopie utile per ritagliare poi il tracciato senza toccare l'originale ).
Le fasi del posizionamento dopo la tracciatura sono :
saldatura cavetti per presa alimentazione,
messa in opera sul tracciato del sughero e rotaie ,
invecchiamento.
Iniziamo con le prese elettriche.
Affidarsi alla distribuzione della corrente elettrica solo tramite le scarpette di connessione non è proprio il massimo purtroppo colla e colore possono infiltrarsi tra scarpetta e binario isolandone il contatto, il che poi ripristinare il contatto dopo aver posizionato la rotaia e ballast ( ghiaietta ) diventa difficile.
Inoltre sempre per avere una buona distribuzione di corrente su tutto il tracciato occorre prevedere più prese di corrente circa ogni 60/80 cm, il metodo meno oneroso e pratico rimane quello di saldare un paio di cavetti ai binari di un tratto di rotaia.
Il materiale occorrente:
saldatore da 25/30 Watt,
pasta salda,
cavetti da 1 mm di diametro,
forbici da elettricista o spella cavi,
limetta triangolare,
alcool denaturato,
cutter,
spazzolino da denti,
smalto per unghie.
un paio di pennelli usati un n°1 e un n° 3,
stagno per elettronica 60/40 stagno e flussante.
Una raccomandazione per il saldatore e stagno comprate materiale di buona qualità Europea è non di importazione Cinese eviterete brutte sorprese
Oggi spero di postare alcune foto dei lavori da fare per la saldatura.
Poi un po alla volta per le altre fasi