

mi sto informando, e sto studiando, la costruzione di un industria petrolchimica da inserire come modulo del nostro fantastico modulare GasTT.
Sto studiando soprattutto i metodi di movimentazione di liquidi “pericolosi” tramite cisterne ferroviarie e cisterne stradali, con particolare attenzione a quelle stradali (che, posso anticipare, godono della stessa regolamentazione dei carri cisterna ferroviari). Tale studio è nato per l’elaborazione dei miei carri cisterna in scala H0, questi: viewtopic.php?f=83&t=15290
Il mio interesse era soprattutto mirato a conoscere l’anno in cui sono state introdotte le tabelle di pericolosità delle sostanze trasportate applicate sulle cisterne. Solo per realismo d’ambientazione nell’epoca in cui li ho inseriti. Considerati i risultati i carri ne sono usciti sprovvisti. Sono ambientati in epoca (anche se di poco) precedente.
Ma da qui si è scatenato l’interesse ad approfondire l’argomento, anche se pur solo al fine di mia mera curiosità modellistica.
Proprio questo approfondimento che mi ha fatto venir voglia di costruire un modulo petrolchimico…..
Avrete spesso visto autocisterne transitare su strada, avrete anche notato che riportano alcune targhe che identificano il tipo di cisterna, la natura del contenuto e la sua pericolosità.
In questo filetto vorrei mettervi al corrente, condividendo con voi le mie ricerche, dei più comuni trasporti di sostanze pericolose nel nostro Paese e come, modellisticamente, identificarli e ricrearli in maniera corretta, credibile e realistica.
Iniziamo a verificare le seguenti foto:
Trattasi di fotografie di carri cisterna ferroviari per il trasporto di sostanze pericolose.
Le tabelle arancioni al lato delle targhe d’immatricolazione spiegano la natura del contenuto.
Altre targhe, quadre, messe a losanga sulla cisterna, spiegano gli effetti pericolosi in essa contenuti.
Se andiamo ad analizzare anche gli autocarri troveremo le stesse identiche tabelle:
La loro posizione è lievemente diversa, ma riportano esattamente la stessa tabella dei carri ferroviari.
Orbene, arriviamo al nocciolo della mia condivisione:
- Cosa significano queste tabelle?
- Che dimensioni hanno?
- Dove metterle?
- Soprattutto, Facciamole realistiche.
L’obbligo della presenza delle tabelle di pericolosità delle merci trasportate su tutti i veicoli stradali o ferroviari è imposto dall’ADR (Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route)
Si tratta di un accordo, istituito il 30/09/1957 a Ginevra, fra le Nazioni per il trasporto di sostanze pericolose. Da allora viene aggiornato ogni 2 anni, inserendo nuove sostanze o modificando modalità di trasporto per alcune di esse. Insomma è un accordo in costante aggiornamento. Con il DD.MM. del 21/02/86 e del 21/03/86 anche in Italia si è fatto l’obbligo di installare tabelle riportanti cifre che indicano la natura della sostanza trasportata e la sua pericolosità.
Si tratta di 2 (o più tabelle): la prima, messa a losanga delle dimensioni di 30x30 cm che riporta la pericolosità della sostanza (o sostanze) trasportata ed il tipo di cisterna che la contiene.
La seconda, rettangolare arancione di 40x30 cm, riporta codici identificativi della sostanza contenuta.
Tali codici identificativi sono stati creati per l’interpretazione internazionale.
In questo modo i vigili del fuoco di tutto il Mondo, o chiunque debba avere a che fare con tale cisterna, può comprendere la natura della sostanza contenuta e la sua pericolosità a prescindere dalla lingua parlata in quel Paese.
Questi codici sono detti “Codici Kemler”. Andiamo ad analizzare assieme queste tabelle, in modo da poter elaborare autocisterne o carri cisterna, dall’epoca IV in poi, con tabelle realistiche.
Iniziamo dalle targhe a losanga.
Queste targhe identificano il tipo di cisterna, ovvero se la sostanza contenuta è in pressione come i gas oppure trattasi di semplice serbatoio (che sia refrigerato, riscaldato, isolato o altro non importa) e la pericolosità del contenuto in caso di rotture, perdite o problemi d’ogni genere al serbatoio stesso.
Tali tabelle possono anche essere 3 assieme, come nel caso del trasporto di sostanze chimiche che possono essere “Infiammabili – Tossiche – Inquinanti” nello stesso momento, con l’aggiunta della specifica della sostanza trasportata.
Di seguito le tabelle più utilizzate in Italia.
Come scritto sopra, tali tabelle possono essere anche 3 contemporaneamente. In caso di cisterne con diversi contenitori interni è d’obbligo la presenza di tutte le targhe necessarie per ogni diversa paratia contenitiva, così da dichiarare inequivocabilmente tutte le sostanze trasportate.
La targa più interessante, a mio avviso, è quella che riporta i codici del contenuto cisterna., ovvero la targa arancione.
Questa targa riporta 2 numeri; Uno superiore ed uno inferiore.
- Quello superiore, detto “codice Kemler”, spiega il contenuto cisterna e la sua pericolosità.
- Quello inferiore, detto “codice ONU”, specifica esattamente la natura della sostanza contenuta.
Andiamo assieme, ora, ad analizzare tali sigle-numeri-significati.
Il codice superiore:
Il codice superiore, come già anticipato, “spiega” la natura del contenuto cisterna e la sua pericolosità.
Per comodità userò il simbolo “=” (uguale) per indicare la cifra in oggetto, altrimenti verrà indicato il simbolo “-“ (meno) per ciò di cui non tenere conto (al momento). Non utilizzerò la lettera “X” in quanto è proprio fra le utilizzate dal codice.
Il primo numero, quello superiore, è scomposto in 2 sezioni e sta ad indicare il contenuto e la sua pericolosità.
La prima parte del codice Kemler è detto “pericolo principale” e identifica la natura del contenuto:
- 2: Sostanza gassosa.
- 3: Liquido infiammabile
- 4: Solido infiammabile
- 5: Materiale comburente o perossido organico
- 6: Materiale tossico
- 7: Materiale radioattivo
- 8: Materiale corrosivo
- 9: Materiale pericoloso diverso
La seconda parte del numero è detta “pericolo accessorio” e identifica la pericolosità della sostanza e può essere di uno o anche due numeri:
- 0: Materiale senza pericoli secondari
- 1: Esplosivo
- 2: Emissione di gas per pressione o reazione chimica
- 3: Infiammabile
- 5: Proprietà comburenti
- 6: Tossicità
- 8: Corrosività
- 9: Pericolo di esplosione violenta dovuta a polimerizzazione o decomposizione spontanea.
Il pericolo accessorio può essere indicato anche con due cifre, in quanto entrambe esplicative, ad esempio un gas tossico con proprietà comburenti.
Nel caso vi sia una “X” che precede il numero significa che la sostanza contenuta ha una reazione chimica pericolosa con l’acqua (ecco perché non ho volutamente usato la lettera “x”).
Facciamo alcuni esempi:
Se il contenuto della cisterna dovesse essere “gasolio” il numero “Kemler” dovrà essere:
- Liquido infiammabile.
- Infiammabile.
Ovvero: 33
Ma se la sostanza trasportata dovesse essere “Cloro”, il numero Kemler dovrà essere 265:
- Gas
- Tossico
- Con proprietà comburenti
Vi sono anche casi in cui la pericolosità principale riporti un numero doppio, a sottolineare una “doppia pericolosità”. Come per:
22: Gas fortemente refrigerato
44: Materiale infiammabile che, a temperatura elevata, si trova allo stato fuso.
Altro esempio: trasporto di “metiltriclorosilano”. Sostanza infiammabile, fortemente infiammabile, corrosiva, che reagisce pericolosamente a contatto con acqua.
Il numero inferiore della targa, come detto precedentemente, riporta il numero identificativo ONU della sostanza trasportata.
Non riporto l’elenco completo in quanto vi sono 3481 sostanze elencate. Ma a noi modellisti interessa solo l’aspetto del realismo. Quindi riporterò i codici più probabili in un convoglio ferroviario, o autocisterna, del nostro plastico, compresi quelli pubblicati nelle fotografie iniziali.
- 1001: Acetilene
- 1005: Ammoniaca anidra
- 1011: Butano
- 1016: Ossido di carbonio
- 1017: Cloro (Foto carro cisterna 2)
- 1028: Freon 12
- 1075: GPL
- 1170: Alcool etilico
- 1202: Gasolio
- 1203: Benzina (foto autocisterna 1)
- 1223: Kerosene
- 1245: Metilisolubilmetone (Foto carro cisterna 1)
- 1268: Olio lubrificante per motori
- 1789: Acido cloridrico (Foto carro cisterna 3)
- 1805: Acido fosforico
- 1971: Metano
- 2031: Acido nitrico (foto autocisterna 3)
- 2312: Fenolo fuso (Foto autocisterna 2)
Abbiamo ora capito il significato delle targhe in oggetto.
Ma dove e come vanno messe tutte queste targhe?
Fine prima parte.
Continua.....