Progetto Zen scala Z/1:220
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Progetto Zen scala Z/1:220
Ho disponibile in sala un angolo di circa 140x40 cm e ho pensato di attaccarci a parete un "plastico non plastico". Mi spiego meglio: una vetrinetta in plexiglass e policarbonato con tre ripiani, poco profonda e con una rampa elicoidale, sporgente, su un lato.
Lo spazio è esiguo e la scelta della scala è obbligata: la Z.
Inoltre, seguendo la filosofia dello Zen, che tende all'essenza , tutti gli scambi sono manuali; le sezioni sono comandate da un interruttore a lato del binario; sul cappio (triangolo) c'è un deviatore e c'è un solo alimentatore. Praticamente, viste le dimensioni, il quadro di comando è il tracciato stesso (ciò è anche imposto dalla trasparenza della base).
Poi, per rendere meno freddo l'aspetto del plastico, sull'intera larghezza dello schienale di ogni singolo ripiano possono essere fissate delle fotografie con soggetti ferroviari o paesaggistici. E' anche opportuna una buona illuminazione con delle strisce di led. Il tutto è protetto dalla polvere con un pannello amovibile.
Questo è l'esempio semplificato del tracciato dei binari, con meno giri e un solo binario nelle stazioni:
Ripiano superiore:
Ripiano intermedio (può essere ripetuto più volte):
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Ripiano inferiore:
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Vista prospettica:
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L'elicoide ha un passo di 40 mm, di cui 2 sono lo spessore della rampa in policarbonato, e una pendenza del 3,4%. C'è un tratto problematico: è quello intermedio dell'elicoide, dove ci sono i due scambi e i raccordi con la stazione (notate che con SCARM non è possibile impostare una pendenza a questi scambi). Ci vorrebbe una prova pratica.
Allego il file SCARM (1.0.0c) del tracciato semplificato, sperando che qualcuno mi possa confermare la fattibilità del progetto:
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Curva R° II, 390 mm, rampa 3% al metro lineare 3 cm di salita.
Vero che i locomotori in Z hanno notevoli doti di arrampicata presi da soli ma con carri o carrozze stentano anche loro.
Studiando un po l' ideale sarebbe due livelli max con due stazioni di testa in pratica un P.A.P ( punto a punto) divertente per alcune manovre in manuale o automatico.
Direi di semplificare molto il tracciato un po come fatto da Carlo Mercuri con il suo plastico in Z. topic.asp?TOPIC_ID=14863. Che idealmente si allaccia bene al tuo progetto.
Lavorando su due livelli elimini i deviatoi in curva del livello intermedio, avendo una deviata di 15 ° ti porterebbero ad avere un inizio di curva da 440 mm con bei problemi per raccordarla al tratto lineare.
Sempre ragionando sulle due stazioni a livello 0 una semplice con un paio di binari, mentre quella a + 1 si potrebbe osare un po di più.
Quanto ai rotabili per non avere problemi di circolazione su questi tracciati ottimi quelli corti sia per loco,carrozze e merci.
Qui un paio di miei lavori in Z uno terminato ed uno in fase di lavorazione.
topic.asp?TOPIC_ID=13933
topic.asp?TOPIC_ID=14769
Dimenticavo volendosi può fare in digitale
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
L'obbiettivo del tracciato è quello di farci girare almeno un locomotore di tipo elettrico con tre carrozze passeggeri lunghe.
Provando a perseverare con tre (o più) livelli, volevo chiedere alcune cose:
- Qual è l'altezza minima dal piano di posa dei binari della scala Z per il passaggio libero di locomotori col pantografo alzato e abbassato?
- Non ho capito il problema dei deviatoi. Se ne usassi del tipo curvo su un elicoide R195, ci sarebbero problemi? Ovvero, per ridurre la profondità, andrebbe bene un ellissoide come questo qui sotto?
Per la soluzione con solo due livelli, avevo già abbozzato un tracciato, penso molto manovrabile, con anche un anello e un cappio sulla stazione principale (il binario bianco è quello che scende):
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Al interno della elicoidale occorre calcolare una distanza tra i piani in cui sia possibile inserire la mano per eventuali recuperi dei rotabili direi un 12 cm..
I deviatoi Marklin hanno la geometria predisposta per i due raggi di curva più grandi 390/440 mm quindi tende ad allargare dal raggio interno verso l' esterno di 25 mm ( inter binario ) il che può far sbordare il tracciato oltre il bordo dei tuoi 400 mm costituenti il piano. Il problema nasce in che punto della spira inseriamo il deviatoio .
Una carrozza a carrelli in Z è mediamente lunga 120 mm , ed il suo scostamento della testata può essere dalla mezz'aria del binario anche di 5 mm quindi va considerato lo spazio tra rotaie e pareti per non toccare. Questo discorso sullo spazio di sicurezza va preso in considerazione per l' installazione del deviatoio che una volta posato potrebbe ( cercando di collegarlo al tracciato ) spingere la spira dell' elicoidale verso le pareti. Anche la presenza dei ganci in curve strette concorrono ad aumentare il disassamento delle testate oltre alla lunghezza complessiva del convoglio tre carrozze da 120 mm sono 360 mm più i ganci altri 30 mm ( rimane da conteggiare la loco ).
Questo discorso per valutare gli ingombri.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Per questo sarei propenso a non fare il piano intermezzo con tracciato e relativa connessione tramite deviatoi alla spirale, potrebbe sfalsarti tutta la geometria. Ma mantenere solo i due livelli.
In teoria potresti utilizzare i binari flessibili al posto degli spezzoni per fare le spire in modo da avere una gradazione intermedia delle curve ma dal' esperienza fare elicoidali con raggi ridotti delle spire porta in primo luogo ad aumentare il potere frenante sulle ruote interne, secondariamente aumentarne l' angolazione di dislivello superandola aggiungendo il numero di spire.
Mantenendoci sul R II Marklin curve medio ampie da 390 mm di diametro avresti un elicoidale più ampia ( da 440 mm sarebbe ottima) con meno potere frenante e una gradazione/ N° spire meno impegnativo per i locomotori.
Se non erro i due tratti di binario curvo a SX non numerati nel progetto sono modifiche nel tentativo di chiudere le spire?
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Mentre in tracciati ovoidali la curva composita composta da binari con differente gradazione di curvatura si hanno risultati validi ma con un compromesso, posizionare i binari con angolatura ampia verso lo spettatore e quelli con angolatura stretta nascosti sul retro per celare lo scostamento delle testate carrozze ben visibile e poco estetica.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Nel circuito in basso (quello col cappio e l'anello), sì, ho aggiunto due spezzoni diritti, ma anche un 8510 tagliato sull'anello.
Se necessario, per contenere le dimensioni e rispettare la geometria, ho sempre optato per binari tagliati rispetto a quelli flessibili, perché non posso fissarli con chiodini sul policarbonato, ma penso di usare un biadesivo trasparente solo in alcuni punti.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
ciao
loredano
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
https://i.pinimg.com/originals/f1/e5/aa ... 76db33.jpg
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
hanno differenti geometrie che potrebbero tornarti utili
Qui alcuni layout per darti un esempio delle curve disponibili http://www.rokuhan.com/english/layout/index.php
Li trovi su 1zu220 ottimo negozio on line specialista in Z https://www.1zu220-shop.de/ROKUHAN:::10 ... 5d58241c4e da cui mi servo
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Questo sotto potrebbe essere il tracciato dei tre livelli. Nota che ho abbondato con i binari e i deviatoi, giusto per vederne tutte le possibilità (grazie per l'informazione di quel negozio online, perché facendo due conti il "coso" mi verrebbe a costare parecchio):
A questo punto, penso che sia meglio iniziare con un tracciato minimo, come questo qui sotto, che entra in una mensola di circa 120x30 cm, che posso parzialmente sgombrare dai ninnoli (mia moglie permettendo...):
(I binari tagliati sono evidenziati in arancio)
Poi, provare con l'elicoide.
P.p.s.: Mi sbagliavo, c'è in rete un'altra realizzazione che si avvicina alla mia:
http://www.dbthomas.de/vitrine.jpg
Nota che a ogni livello c'è un solo deviatoio: ciò impone una manovra a marcia indietro per l'accesso ai binari morti.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
il progetto per il tracciato minimalista non è male, hai inserito a destra un anello di ritorno verso la stazione eventualmente trasformabile in una elicoidale? Rimane il dubbio che si formi un cappio quando colleghi l'anello al fascio di stazione eliminabile con gli appositi binari Marklin di inversione polarità, questa sera rivedo meglio con il PC.
La foto se non ricordo male rappresenta il caricatore di un plastico
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
qui le soluzioni in analogico senza usare gli appositi binari Marklin
http://www.scalatt.it/bottega%20plastici_diodi.htm
Ho il dubbio che anche con i deviatoi sulla spira si potrebbe creare dei cappi collegandoli al tracciato rettilineo.
Eliminando i deviatoi, il tratto interno curvo verso il fascio e raccordando l'anello non con un deviatoio ma a un tratto rettilineo ( ad esempio il tronchino ) non crei cappi con cortocircuiti dei poli.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Mi piacciono entrambi: il primo per poter invertire il treno, senza la necessità di mettere due ulteriori scambi in stazione per trasferire il locomotore dalla testa alla coda; il secondo per far girare a lungo un convoglio, prima di deviarlo in stazione.
Credo che l'anello dentro il cappio non crei problemi, e che, per esempio, basti inserire delle giunzioni isolate nelle due tratte di raccorto tra i deviatoi sull'anello e il deviatoio inglese, più un ponte di diodi, come nella pagina che hai linkato. Oppure, più semplicemente, creando con giunzioni isolate e diodi saldati sulle rotaie lo stesso schema del corredo 8993 Marklin (troppo ingombrante) su una delle due tratte di raccordo (lo schema mi risulta essere questo: http://trains.manvell.org.uk/misc/ReverseLoop2.jpg, percorribile da destra verso sinistra).
Riguardo al tuo messaggio precedente, l'anello sullo schema è troppo stretto per un elicoidale (lo modificherò in una seconda fase), è solo quello meno profondo, per rientrate nelle misure della mensola.
Ci girerebbe bene un convoglio con un locomotore e tre carrozze lunghe?
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Da un test fatto su una curva composta da quattro binari 8510 quindi R°1 le carrozze lunghe a carrelli tendevano a tagliare la curva interna oltre a toccarsi tra i respingenti fino ad incastrarsi ( dotate di gancio standard ), mentre loco elettrica E 44 art. 88112 isolata percorre tranquillamente la curva. Con carrozze corte nessun problema o merci corti con le medie solo a bassa velocità, lunghe problemi di incastro tra respingenti con deragliamenti si a bassa che media velocità. Ad alta caricamento carrozze.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Cerco un immagine.
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
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Scusa le dimensioni foto ma sono in questo formato.
Qui sotto la soluzione in N di Andrea Nasso socio A.S.N
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
1) Tracciato minimo con anello piccolo sulla mensola (1200x29,5 cm), con rotabili corti:
2) Scavalcamento nel vuoto verso la mensola accanto (57x32 cm), dove fare un anello più grande (ellissolidale o R195) e usare rotabili lunghi:
Nel frattempo, acquisisco esperienza sul materiale ferroviario, ma anche sul policarbonato (che userei nelle mensole come base dei binari; per un parapetto anticaduta; per le sporgenze e per la protezione antipolvere).
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Ora mi sembra che non farai il paesaggio e il tracciato sarà fissato direttamente al policarbonato? Corretto?
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Posto alcune foto prese dal catalogo Marklin non sono il massimo ma non ho lo scanner[:I]
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Certamente uno scenario essenziale o addirittura trasparente mette in risalto il soggetto. In rete ho trovato questi:
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Re: Progetto Zen scala Z/1:220
Solo con il bi adesivo fermare i binari non mi fiderei troppo, col tempo e calore il bi adesivo perde il suo potere in collante. In più il tipo con parte in spugna alla lunga si sfalda.
Quello trasparente per usi scolastici oltre ad ingiallire tende a riempirsi di polvere. Come alternativa utilizzare le micro viti Marklin Z per fermare i deviatoi.
Per i fili si potrebbero creare asole con una fresa nella parte sottostante dei piani e fissare i cavi con colla a caldo.
Ora questa ipotesi di lavoro rimane nel ottica di non avere nessun arredo paesaggistico.