Caro Marco, posso dissentire? Come ho avuto già modo di sottolineare, l'OPERA D'ARTE intitolata "il plastichetto di Castello", creata dal maestro Luciano è insuperabile in quanto ad armonia generale. Quest'ultima è qualcosa che va oltre il solo "paesaggio" e come in esso si inseriscano i treni, perché deve fare i conti anche con altri vincoli come la dimensione delle stanze, la dislocazione delle aperture (porte e finestre), l'impianto elettrico esistente, il riscaldamento/raffreddamento del locale stesso (caloriferi, pareti calde o fredde), nonché le eventuali altre esigenze della famiglia (immagazzinaggio, lavaggio, asciugatura, ecc. ecc.). "Il plastichetto", ne è un fulgido esempio.
Premesso questo, va però ricordato che in un plastico ci dovrebbero correre dei treni, perché un plastico non è un diorama.
Giocoforza quindi, e ho usato questo termine che contiene la parola GIOCO non ha caso, ma come citazione in onore di una altro grande modellista (Marcello Mari), il piano del ferro ha la sua importanza. Esso deve permettere almeno tre cose imprescindibili: che i treni non deraglino continuamente, che non vadano a singhiozzo per problemi di captazione e che permetta un minimo di manovre (intesi sia come itinerari che come istradamenti). Chi ha già avuto un plastico, lo sa e poco centrano le sue sfumature di modellista di cui avevo parlato nel mio primo intervento.
Il plastichetto nasce come un semplice plastico ovale con due stazioni, una allo scoperto e una nascosta. La seconda serve in pratica da magazzino per la prima, nella quale si possono fare incroci, precedenze e manovre nella zona della rimessa e in quella dello scalo. Ci sono alcune chicche, come la trovata del ponte in salita di una linea che realtà scenderà poco dopo alla stazione nascosta, una soluzione meravigliosa perché confonde il visitatore. In pratica però si di tratta di una stazione collegata a due ipotetiche altre località A e B. Il piano del ferro originale di Castello ha qualche piccolo errore (manca il corretto tracciato), ma nel complesso è piacevole. Ci sono due binari di circolazione, uno di manovra a servizio della rimessa (mancano le staffe fermacarro), alcuni binari morti nella zona della rimessa e un binario a servizio del magazzino merci correttamente dotato di comunicazione con asta di manovra.
Poi viene spostata la lavatrice. Castello diviene una stazione di diramazione, perché ora i treni possono provenire oltre che da A e B, anche da C. Luciano inserisce un'altra fantastica chicca da modellista navigato, il triangolo non a vista tra le sezioni nascoste (con i visitatori sempre più frastornati). Come stazione di diramazione, ora Castello avrebbe bisogno di almeno tre binari di circolazione, uno per ogni senso di provenienza dei treni. Cosa che non c'è, ma che a un osservatore non esperto potrebbe anche sfuggire (in fin dei conti mancano solo due segnali e una staffa fermacarro). Mancherebbe anche una staffa sul binario morto dello scalo, perché ora l'asta di manovra è diventata la piena linea verso C, ma non in molti se ne saranno accorti. Invece, il fatto che i treni da e per C, possano essere indirizzati solo verso il primo binario è un gigantesco limite, per un plastico. E' assolutamente inverosimile rispetto ad una stazione reale (pur con i “comuni” limiti di un piano dei binari compattato come in quasi tutti gli impianti modellistici) e non permetterà un esercizio divertente (non sto dicendo solo realistico).
Il fatto che tu non te ne sia accorto non so da cosa dipenda, ma se mi permetti e senza nessuna volontà di offenderti, forse non è solo “colpa” del paesaggio realizzato dal maestro Luciano.
Infine permettetemi di ringraziare Luciano anche e soprattutto per due cose. L'aver condiviso con noi non solo la sua opera, ma sopratutto le sue tecniche (senza la volontà di troppi di farne mercimonio) e per averci ricordato l'importanza dell'ospitalità e del piacere di stare assieme, perché ci ha sempre trasmesso quella consapevolezza di poterlo andare a trovare pur non conoscendolo, sapendo di essere comunque degli ospiti graditi.
Buon divertimento e buon gioco a tutti.