roy67 ha scritto:
Siamo sicuri che regga lo spunto d'assorbimento motori in accelerazione almeno da 0,8 ampere per canale?
Arduino non potrà mai pilotare direttamente nessun carico a meno di non usare una interfaccia. I datasheet sono in rete

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roy67 ha scritto:
Siamo sicuri che regga lo spunto d'assorbimento motori in accelerazione almeno da 0,8 ampere per canale?
Digtrain ha scritto:
Ciao Edgardo,![]()
io credo in te e ti sono grato per l'impegno che ci metti per portare avanti il discorso di Arduino, seguo sempre il tutto con interesse!!!
Io sono più interessato ai PIC, ma incontro difficoltà perchè ho svolto studi differenti (perito chimico e poi laurea in farmacia), ma mi piace smanettare anche con un pizzico di incoscienza e superficialità d'altronde è un hobby e non un lavoro!!!![]()
Ciao Walter :geek:
Edgardo_Rosatti ha scritto:
Arduino non potrà mai pilotare direttamente nessun carico a meno di non usare una interfaccia. I datasheet sono in rete![]()
Edgardo_Rosatti ha scritto:
....
Fabrizio, intanto ti ringrazio per il tuo intervento che mi sembra molto costruttivo. Quello che dici in merto alla possibilità di mettere in rete le varie schede è possibile e anche avveniristico.
Per Arduino esistono degli shield in grado di realizzare questo attraverso tecnologie ben collaudate del tipo Wi-Fi, GSM o Bluetooth.
In pratica sono schede modem che permettono una comunicazione senza fili verso altri dispositivi. Tuttavia è una strada che non ho mai intrapreso e per ora credo che non la intraprenderò, in quanto non ho le conoscienze necessarie per farlo.
roy67 ha scritto:
Edgardo_Rosatti ha scritto:
Arduino non potrà mai pilotare direttamente nessun carico a meno di non usare una interfaccia. I datasheet sono in rete![]()
E' proprio quello il problema Ed (posso chiamarti con diminutivo? oppure ti offendi).
L'uscita di Arduino dovrà pilotare un interfaccia di potenza (una per ogni binario, per ogni modulo di blocco), che garantirà lo spunto dei motori in partenza/frenata.
Ecco perché insisto nell'abbandonare arduino per gestire i blocchi.
Anziché costruire un interfaccia di potenza PWM, pilotata da arduino, farei un circuito di accelerazione/frenata proporzionale, tipo quello dello schema di trissa, oppure uno simile, che abbia la stessa funzione.
In questo modo si ha la possibilità di tarare al meglio, facendo una media, gli spunti dei vari diversi motori che si troveranno ad accelerare/frenare, con una disponibilità di circa 1,5/2 ampere per canale (tratta di blocco di ogni binario)
Il primo potenziometro regola il tempo di "salita/discesa" della tensione di accelerazione/frenata, mentre il secondo regola la tensione massima da raggiungere.
Sarà sufficiente inserire questo circuito alle uscite dei relè bistabili che alimentano i binari.... Anche con piccoli PCB esterni al PCB di blocco.
Domani vedo se in laboratorio ho il materiale e preparo un muletto sulla "millefori".
roy67 ha scritto:
Io credo che la miglior soluzione è da cercarsi altrove. Ricordiamoci che la trazione è comandata in modo analogico
Fabrizio Borca ha scritto:
La scelta dell'analogico era stata fatta soprattutto per consentire a tutti di portare le loro locomotive sul plastico modulare.
buddacedcc ha scritto:
.....Pace e treni!
PS non è una dichiarazione di guerra![]()
roy67 ha scritto:
Inserire Arduino, che preleverà il segnale dal reed, lo elaborerà, alimentando il relè di blocco.. Inserendo un amplificatore di segnale per la potenza di trazione, con modulazione d'ampiezza del PWM... bla..bla..bla...
Non da valore aggiunto al sistema.. Ma andiamo ad inserire una "grana" aggiunta, in mezzo ad un sistema che comunque già funziona bene.
buddacedcc ha scritto:
Fabrizio Borca ha scritto:
La scelta dell'analogico era stata fatta soprattutto per consentire a tutti di portare le loro locomotive sul plastico modulare.
Se vogliamo apriamo un topic a parte sull'argomento in questione![]()
Questa scelta è la peggiore che si può fare su un plastico sociale in quanto vincola il progresso dello stesso ad una tecnologia del 19esimo secolo. Con tutti gli svantaggi e problemi del caso. E il discorso del costo del decoder non regge... al costo del rotabile più economico si comprano almeno 5 decoder. Infine quando si entra in gruppo ci si entra accentandone le regole..compreso il funzionamento digitale.
Pace e treni!
PS non è una dichiarazione di guerra![]()
Edgardo_Rosatti ha scritto:
roy67 ha scritto:
Inserire Arduino, che preleverà il segnale dal reed, lo elaborerà, alimentando il relè di blocco.. Inserendo un amplificatore di segnale per la potenza di trazione, con modulazione d'ampiezza del PWM... bla..bla..bla...
Non da valore aggiunto al sistema.. Ma andiamo ad inserire una "grana" aggiunta, in mezzo ad un sistema che comunque già funziona bene.
Dovresti aprire un topic per proporre le tue idee in merito al miglioramento del blocco![]()
Io ci provo e faccio quello che posso.