No accantonamento treni storici
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No accantonamento treni storici
vi mostro un video anti-accantonamento su questi grandiosi rotabili.
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Re: No accantonamento treni storici
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Re: No accantonamento treni storici
Bye
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Re: No accantonamento treni storici
Con questo non voglio dire che l'autore del video abbia fatto male a fare ciò che ha fatto, alcuni rotabili ripresi sono effettivamente storici e non salvaguardati, come l' ETR 401, ma altri come le E 636 ed E 646 riprese non possono essere considerate tali, facendo parte di un gruppo in origine assai numeroso, di cui diverse sono preservate e conservate. Lo stesso dicasi per gli ETR 220/240, molti demoliti ma uno restaurato e conservato. Per le E 404 non si può dire che siano state restaurate, ma conservate si, una delle quali si trova davanti alle ex OGR di Torino in esposizione statica. Questo tipo di riprese potrebbero permettere a chi volesse contestare il video dei punti di appiglio, che sarebbe meglio non dare quando si vuole sostenere una causa contro qualcosa.
Ciao
Fabrizio
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Re: No accantonamento treni storici
Pezzi di storia che se ne vanno...
https://www.youtube.com/watch?v=/g3BJXrpZSh8
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Re: No accantonamento treni storici
Rolando
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Re: No accantonamento treni storici
E questo accade in tutta Italia e credo che Trenitalia debba salvaguardare di più i suoi gioielli che vuole distruggere.
- Andreacaimano656
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Re: No accantonamento treni storici
Le SBB sono una cosa, Trenitalia è un'altra...
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Re: No accantonamento treni storici
Nell'ambito della realtà ferroviaria attuale il sistema ferroviario è un sistema atto a garantire ai cittadini un efficiente servizio per il loro spostamenti, nonché per lo spostamento delle merci. Operano nel settore ferroviario imprese atte a svolgere tale servizio, poichè di imprese si tratta operano per avere un loro profitto, senza il quale esse non potrebbero sussistere. Giusto o sbagliato che sia non è questo a cui siamo interessati, osserviamo che il sistema funziona in questo modo e procediamo nell'analisi di questo sistema. Al fine di garantire un sistema efficiente per chi ne usufruisce e sostenibile in termini economici da parte di chi lo gestisce i mezzi di trazione nonché il materiale rimorchiato deve essere tale da garantire questi aspetti. Esistono poi normative in merito a sicurezza e igiene sul posto di lavoro studiate per garantire la sicurezza della circolazione e la tutela della salute di chi lavora sui mezzi.
Molto spesso vediamo nei depositi locomotive e nei parchi ferroviari italiani (ma anche esteri) molti mezzi di trazione e materiale che sembrano in buono stato estetico e in ottime condizioni meccaniche e ci chiediamo il perchè di questo fatto. I mezzi di trazione vengono mantenuti in efficienza fino a che non vengono accantonati, da qui l'aspetto anche buono che hanno quando noi li vediamo accantonati. Vengono accantonati perchè molto spesso, anche se non eccessivamaente vecchi o logori, risultano antieconomici in termini di costo di manutenzione o molto più spesso risultano non più in linea con le normative in termini di sicurezza e igiene sul lavoro. Le locomotive reostatiche dotate di motori in corrente continua hanno parti meccaniche, in primis i rotori dei motori in corrente continua, soggetti a forte usura e devono essere soggetti a importanti e costosi interventi di manutenzione. Costo che è molto più basso per le più moderne macchine ad azionamenti con motori asincroni trifase. Basti pensare che sulle E 656/655 si hanno ben 12 motori in corrente continua e 12 ruote da sottoporre a frequente manutenzione se si vuole mantenere la macchina efficiente. Le moderne locomotive hanno solamente 8 ruote e 4 motori asincroni, soggetti a una manutenzione estremamente meno onerosa. Inoltre su locomotive di questo tipo spesso vengono a mancare i requisiti di sicurezza in termini di igiene sul posto di lavoro, poiché il personale si trova ad operare in condizioni di scarsa ergonomicità e spesso anche in condizioni di inquinamento acustico e dell'aria eccessivo. Alcuni anni or sono il repentino accantonamento delle locomotive E 636 ed E 424 fu ad esempio dovuto al fatto che tali macchine non erano dotate di cristalli antisfondamento e i macchinisti rischiavano di essere colpiti da sassi o altri oggetti che avrebbero potuto sfondare i vetri frontali. L'adeguamento di queste macchine agli standard di sicurezza imposti spesso non è conveniente. Vedasi quanto successo per le locomotive del gruppo E 646/645 per le quali non è stato valutato conveniente l'istallazione del sistema SCMT. Per quanto riguarda l'accantonamento delle locomotive E 656/655 questo è dovuto principalmente all'oneroso costo di manutenzione dei 12 motori in corrente continua. Seppur macchine non eccessivamente vecchie, queste sono state prodotte per molti anni in virtù del fatto che in quel periodo servivano in tempi brevi locomotive affidabili e il progetto E 656 era già in esecuzione da tempo. Le ultime locomotive sono state fabbricate quando già erano disponibili le nuove tecnologie elettroniche, da qui il loro precoce invecchiamento.
E' poi bene ricordare che le macchine elettroniche hanno comportamento dinamico migliore, migliori rendimenti (meno consumo di energia, meno inquinamento) e possono essere facilmente rese politensione per circolare sull'intera rete europea, cosa assai utile soprattutto per la trazione merci. Un altro aspetto importante da considerare è il graduale passaggio dall'utilizzo del sistema locomotiva+vagoni al sistema degli elettrotreni a potenza distribuita, più prestanti dal punto di vista dello sfruttamento della potenza.
Oggi si progettano mezzi che hanno una vita utile più breve, proprio perchè il mezzo termini il suo ciclo di vita quando saranno disponibili materiali migliori. Un esempio è dato dagli AGV in dotazione a NTV, con una vita utile prevista di 20 anni.
Per quanto riguarda la salvaguardia del parco di rotabili storici, invece, è da dire che attualmente la situazione risulta abbastanza disordinata. E come spesso accade in Italia con le attività culturali non è adeguatamente messo in luce. Il parco ferroviario storico andrebbe in tutti i sensi inserito nel circuito delle attività culturali e della memoria storica, al pari dei musei e dei monumenti. Se ben gestita questa attività potrebbe portare a innumerevoli benefici in termini di cultura e storia e volendo potrebbe anche risultare redditizia. E' bene che fra i mezzi che vengono dismessi dalle aziende alcuni, scelti in maniera oculata, siano destinati alla salvaguardia e siano affidati alla innumerevoli associazioni che operano di solito in maniera eccellente, tutto questo andrebbe potenziato e sviluppato, anche coinvolgendo le attività turistiche, in modo da far si che il patrimonio storico che la ferrovia rappresenta abbia il suo giusto ruolo. Tuttavia per fare questo occorre scegliere in maniera oculata cosa deve essere conservato e cosa no, per evitare un eccessiva dispersione delle comunque sempre scarse risorse e servirebbe un ente che possa gestire in maniera efficiente il sistema, in modo da far arrivare il messaggio e rendere partecipi non solo gli appassionati, ma anche il pubblico in generale. In molteplici casi, come nelle manifestazioni di Milano Smistamento e nel caso del centenario del Deposito Locomotive di Torino Smistamento, il successo è stato notevole, si dovrebbe fare molto di più per mettere in luce questo grande patrimonio che l'Italia possiede.
- marioscd
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Re: No accantonamento treni storici
Tenete presente poi che ormai le FS hanno rinnovato pesantemente il parco loco con l'entrata in esercizio delle ultime E464 (ormai sono quasi 700!) nonché con la trasformazione delle E404 per i frecciabianca e la disponibilità di E402 sia A che B (e anche delle derivate E403). Purtroppo preparatevi... le prossime vittime illustri saranno le tartarughe.......
ciao
- Gigi
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Re: No accantonamento treni storici
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Re: No accantonamento treni storici
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Mario, credo proprio che le prossime ad essere accantonate saranno proprio le E444 "Tartaruga", su queste la lateralizzazione è stata installata e finora sono state mantenute in virtù del fatto che sono locomotive con soli 4 motori di trazione, il che le rende meno onerose dal punto di vista manutentivo. Inoltre hanno subito un importante intervento di riqualificazione nei primi anni '90, il che ha reso le cabine abbastanza ergonomiche e confortevoli per il personale. Purtroppo sarà impossibile preservare una Tartaruga allo stato di origine, essendo state tutte riconvertite in E444R, ma si spera che una unità venga riportata allo stato di origine subito dopo la riqualificazione.
- marioscd
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Re: No accantonamento treni storici
ciao
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Re: No accantonamento treni storici
Comunque di caimani ne hanno salvati (al momento) solo 2 su 458!
- Fabrizio
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Re: No accantonamento treni storici
Ciao
Fabrizio
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Re: No accantonamento treni storici
Eurostar ha scritto:
Credo che finora siano state recuperate e restaurate due E 656, la E 656-001 e la E656-023, vederle nel loro splendore del passato alla trazione dei treni storici è una cosa bellissima
Probabilmente non centra nulla ciò che sto per scrivere, ma lo scrivo lo stesso (ehm). [:I]
Rivarossi Como riprodusse entrambe le loco: la prima (001) nel 1975 e senza il caimano e la seconda nel 1977. La scala è 1:80.
Il bello è che dopo a verle viste nei vostri filmati di Milano Smistamento ho deciso di tenerle tutte e due!
Bye
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Re: No accantonamento treni storici
Oggi tutti i treni sono uguali...Forse per questo che molti vorrebbero un museo di rotabili in ogni stazione.
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Re: No accantonamento treni storici
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Re: No accantonamento treni storici
Fabrizio Borca ha scritto:
Si, al momento (solo) due. Non mi risulta invece che nessuna E 632/633 (altro gruppo in accantonamento, ormai quasi completo) sia stata destinata la parco rotabili storici, forse queste sono meno simpatiche
Ciao
Fabrizio
Alcuni 633 sono in uso presso Trenord per soccorso, disponibilità e manovra ....
E per qualche mezzo di questo gruppo fortunatamente qualcosa si stà già muovendo per l' inserimento in asset treni storici ... :geek:
Speranzosi Saluti
Mattia
" ... E sul binario stava la locomotiva, la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno, mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio ... "
- Andreacaimano656
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Re: No accantonamento treni storici
Era la prima volta che salivo in cabina di una E633 e devo dire che ha davvero tantissimi componenti elettronici tanto che il macchinista mi ha detto che manovrarla era davvero facile.
Come aspetto estetico era davvero in gran forma, trainava il classico merci dei furgoni fiat ducato dal Sud Italia al Nord Italia però mi sono sempre chiesto perché visto che non mi risulta che ci sia una megafabbrica fiat nel Sud Italia abbastanza grande da produrre treni e treni di ducato al giorno
Comunque un sacco di gente era venuta ad ammirare quella bellezza fatta locomotiva e i bambini (talvolta anche gli adulti) che mi vedevano in cabina di guida mi guardavano con uno sguardo strainvidioso nei miei confronti.
Ciao
Andrea
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Re: No accantonamento treni storici
- Andreacaimano656
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Re: No accantonamento treni storici
Edo Mazzo ha scritto:
dovrebbero stare su un c"""" DI museo pubblico o anche regalati a qualcuqune che li farebbe mettere in un museo
Più che in un museo sarebbe meglio farli conservare funzionanti anziché statici.
Ciao
Andrea
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Re: No accantonamento treni storici
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A Foggia si trova lo stabilimento Iveco che produce veicoli industriali e motori per Daily e Ducato.....
Che botta di fortuna a salire in cabina!!
Ciao
Roberto
- Andreacaimano656
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Re: No accantonamento treni storici
MrPatato76 ha scritto:
... però mi sono sempre chiesto perché visto che non mi risulta che ci sia una megafabbrica fiat nel Sud Italia abbastanza grande da produrre treni e treni di ducato al giorno
A Foggia si trova lo stabilimento Iveco che produce veicoli industriali e motori per Daily e Ducato.....
Che botta di fortuna a salire in cabina!!
Ciao
Roberto
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Se ti ricordi di me a Milano smistamento salire in cabina in stazione per me è stato un gioco da ragazzi.
E poi grazie per aver svelato finalmente il mio arcano che mi tenevo da quando avevo 4 anni[:I]
Ciao
Andrea