Interessante Carlo. Vedo che in Liguria circolano ancora alcune vetture Doppio Piano di Trenitalia, ormai dovrebbero essere poche. Poi si vede un treno di Doppio Piano di Trenord, che invece ne ha ancora parecchie.
Moneglia, dal punto di vista della circolazione, è una fermata, quindi è una località di servizio non dotata di alcun apparato (deviatoi, segnali luminosi ecc.). Le stazioni più vicine sono Riva Trigoso e Deiva Marina, distanti rispettivamente 8 e 4 km. Dal punto di vista ferroviario, quindi, è a tutti gli effetti un tratto di piena linea. Le velocità massime ammesse sono 90/95/100 e 115 km/h rispettivamente per i ranghi A, B, C e P.
Non so quando sia avvenuta la trasformazione da stazione a fermata. Queste operazioni sono fatte nell'ottica di efficientamento della rete, poiché, se da un lato una stazione consente di fare dei movimenti e incroci, dall'altro la presenza di deviatoi, segnali luminosi e apparati, fa salire la probabilità di guasti con conseguenti problemi al traffico e aumento dei costi di manutenzione (a discapito di altri impianti dove detti apparati sono essenziali). L'installazione dei sistemi di sicurezza, poi, accentua il problema sia dal punto di vista dei costi che della affidabilità. In presenza di stazioni i sistemi sono più complessi, con conseguenti maggiori probabilità di guasti e ripercussioni negative, nonché aumento dei costi di manutenzione e installazione. In genere, quindi, occorre trovare un compromesso fra i vantaggi che derivano dalla possibilità di fare incroci e manovre e gli svantaggi che derivano da un sistema più complesso, sempre foriero di eventuali guasti e problemi. Almeno così dovrebbe essere in teoria