Radiocomando sui trenini
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- Criss Amon
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Radiocomando sui trenini
E' da molto tempo che chiedo in giro un impianto semplice di radiocomando per i locomotori HO, indifferente al tipo di alimentazione, e alimentato dai binari (le prese di corrente del locomotore).
So che la cosa si può fare, io saprei farla ma troppo ingombrante, ma non so come in spazi così piccoli.
Faccio notare che il sistema che cerco non ha niente a che vedere con l'attuale digitale, ma tuttavia dovrebbe dare, per pochi treni (da 4 a 6), gli stessi effetti di autonomia di marcia e velocità, sullo stesso binario, ed essere compatibile con qualunque alimentazione.
Faccio notare che non costituisce un'alternativa all'attuale digitale, ma solo una implementazione (è forse non molto econimica) all'analogico.
Grazie per l'attenzione!!!
Francesco
- robiravasi62
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Re: Radiocomando sui trenini
- robiravasi62
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Re: Radiocomando sui trenini
se si svincola l'alimentazione del binario usando batterie come l' s-cab, i cappi ci fanno un baffo
io uso il basic train engineer in scala 1 mettendo batteria ed elettronica su un carro e con un cavetto arrivo alla locomotiva (per avere un solo carro per piu' locomotive, ma ci starebbe tutto dentro la loco) e giro sul tracciato all'aperto (non alimentabile per presenza scambi non isolati e sporcizia estrema prodotta dalle loco a vapore vivo e dalla natura).( Tanto per riferire un esperimento di qualche anno fa: abbiamo attaccato la centralina digitale Maerklin ai binari e la mia glaskasten maerklin ha girato senza esitazione alcuna su binario sporchissimo)
- Criss Amon
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Re: Radiocomando sui trenini
Grazie!!!
Francesco
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Re: Radiocomando sui trenini
Dallo schema postato, ne deriva che le macchine saranno alimentate dai binari.
Anche se hai messo un ponte di diodi per raddrizzare una corrente alternata in ingresso, le macchine dovranno essere sempre del tipo a corrente continua.
Già' le macchine con il pattino non potrebbero circolare.
Altro punto la miniaturizzazione dei componenti da installare sulle macchine in H0...oggi non c'è quasi spazio per un decoder, figuriamoci per un ricevitore radio e un regolatore di tensione.
Questo tipo di comando rimane valido per scale da giardino ( 1,G,...) dove gli spazi sono più abbondanti..
- Criss Amon
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Re: Radiocomando sui trenini
Tutti mi chiedono a che pro! Non c'è un pro, ma è un traguardo da raggiungere, come sempre nel modellismo. E' qualcosa di diverso, di nuovo e, se lo guardiamo bene, è alternativo seppur spartano, al sofisticato digitale.
Se è fattibile come si fa?
Grazie!!
Ciao
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Re: Radiocomando sui trenini
Hai parlato di controllo Rc? Io un pò ne mastico arrivo da li...
Dunque ti servirebbe un ESC per motore Brushed (con le spazzole) una ricevente e un pò di spazio...
Per le auto di solito ci sono 3 canali il quali sono impegnati di solito CH1 per l'ESC e CH2 per il servo dello sterzo... Se vai su centraline per Aereo le riceventi hanno anche 8 CH....
Per farti un'idea di quanto puoi spendere vai su www.hobbyking.com e ti fai un'idea costi ingombri e sbattimento.
Scusa i vari francesismi, io come ho letto i primi articoli del digitale stavo già tirando fuori un radiocomando dei miei, ma poi mi son detto se non è stato fatto un motivo ci sarà e
poi quali sono le regole per divertirsi con un trenino?!?
Non ho ancora una risposta ma per radiocomandare il treno devi studiare un pò non puoi pretendere che un'altro faccia il lavoro tuo, questo senza offesa sia chiaro perchè
non esiste una risposta semplice a quello che hai chiesto.
Guarda le riceventi per aerei, vedi i costi e gli ingombri anche per un'eventuale batteria tampone io la monterei, infine gli ESC di ultima generazione sono per motori
brushless che li vedo mal adatti per la loro coppia... Per tutto questo materiale secondo me si riempe un vagone passeggeri!
Poi basta sono stato abbastanza noioso!
Marco.
- matteob
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Re: Radiocomando sui trenini
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Re: Radiocomando sui trenini
matteob ha scritto:
...esulando un pò dallo schema di Francesco, per la scale in H0-TT e N, se ne riparlerà quando riusciranno a costruire un decoder wirless così minuscolo da essere alloggiato in una loco assieme ad una batteria altrettanto piccola ma MOLTO efficiente (avrebbe più senso). Certo che sarebbe una pacchia, costruire un plastico senza sezionamenti e senza tirare cavi e loco che non inchiodano per la normale sporcizia sui binari. Con la tecnologia attuale è solo fantascienza
LA tecnologia già esiste, basta pensare ad un auricolare bluetooth, a quanto è piccolo ed a cosa contiene (batteria, auricolare, microfono, pulsanti, led) e a come si presenta senza l'involucro che contiene il tutto. fare un decoder che contenga un interfaccia bluetooth non è un'impresa da marziani, basta volerlo fare. Ovviamente non è una cosa a portata di hobbista, o almeno non è una cosa alla portata di tutti. Poi serve un software che dia i comandi al decoder, ma siamo sempre a livelli di fattibilità senza nessun problema.
Rolando
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Re: Radiocomando sui trenini
Grazie a tutti per la bellissima collaborazione. Purtroppo qui Criss Amon non c'è, e me la devo sbrigare io. Vi terrò informati se ci sono novità
Ciao!!!
Francesco
- matteob
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Re: Radiocomando sui trenini
liftman ha scritto:
matteob ha scritto:
...esulando un pò dallo schema di Francesco, per la scale in H0-TT e N, se ne riparlerà quando riusciranno a costruire un decoder wirless così minuscolo da essere alloggiato in una loco assieme ad una batteria altrettanto piccola ma MOLTO efficiente (avrebbe più senso). Certo che sarebbe una pacchia, costruire un plastico senza sezionamenti e senza tirare cavi e loco che non inchiodano per la normale sporcizia sui binari. Con la tecnologia attuale è solo fantascienza
LA tecnologia già esiste, basta pensare ad un auricolare bluetooth, a quanto è piccolo ed a cosa contiene (batteria, auricolare, microfono, pulsanti, led) e a come si presenta senza l'involucro che contiene il tutto. fare un decoder che contenga un interfaccia bluetooth non è un'impresa da marziani, basta volerlo fare. Ovviamente non è una cosa a portata di hobbista, o almeno non è una cosa alla portata di tutti. Poi serve un software che dia i comandi al decoder, ma siamo sempre a livelli di fattibilità senza nessun problema.
...e come la mettiamo con la batteria? Naturalmente parliamo di modelli seri con motore a doppio cardano: alimentare anche un motore piccolo di pochi ampere serve una batteria altrettanto piccola (a causa del poco spazio all'interno loco) ma con le p...e! Non sono competente in questo argomento ma credo che le normali batterie degli auricolari bluetooth non sia all'altezza di avere lo spunto per muovere un motorino elettrico dai 700 o 1000mA. Serve qualcosa di più grande se pur al Litio (che sicuramente non sta incastrata in una loco) che garantisca una buona autonomia e che non scaldi a causa degli assorbimenti per poi esplodere.
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Re: Radiocomando sui trenini
io non sò quanto ne masticate di modellismo RC ma si può fare quello che chiede solo che non sò se ha le capacità di farlo 1, io non lo conosco e non posso giudicare 2 se vedete cosa possono fare i
microelicotteri a 6 Ch fanno paura...
Comunque io presi sottogamba la modifica di un motoscafo giocattolo e ho impiegato 3 anni di studio per capire tutti i mie errori di presunzione! [:I][:I][:I]
Buon appetito Marco.
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Re: Radiocomando sui trenini
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Re: Radiocomando sui trenini
Giacomo ha scritto:
Non per voler fare il polemico, ma francamente questa cosa la vedo un po' superflua.... se non si vogliono fare i sezionamenti in analogico, beh c'è sempre il digitale (che mi sà a confronto costerebbe un bel po' meno di un radiocomando....), e in ogni caso a che pro avere un radiocomando che possa comandare più treni quando in effetti si riesce a comandarne solo uno (a parte chi riesce a comportarsi come un polipo..... )... certo sarebbe un bello studio tecnico, ma fine a se stesso.... forse è per questo che nessuna casa produttrice ci ha pensato seriamente? Dato che appunto, volendo, le tecnologie ci sarebbero, se nessuno lo fà una ragione secondo me c'è.... [|)][|)][|)]
Beh il radiocomando può essere anche un tablet che molti odiano ma che per queste evenienze può diventare utile... con quello, selezioni più loco come in Rocrail e via, come un multimaus senza fili. Da li comandi i deviatoi e le tratte magari collegate con un sensore radiocontrollato che comunica con la centrale ecc. Tutte cose che giustamente Rolando dice che già ci sono. No in analogico questo non ha proprio senso! Il pensiero che facevo, era solo una utopia per una evoluzione del digitale utilizzando una rete senza fili e controllato da sensori come in un allarme anti intrusione domestico! Secondo il mio punto di vista però, se nessuno ha mai messo in commercio nulla di simile è per il semplice fatto che non c'è modo di far funzionare una loco senza dare corrente a dei binari...quindi tanto vale continuare per la vecchia strada.. una batterie potente e piccola con tanta autonomia non esiste ancora. Per questo casca tutto! Poi tutti i possessori di vecchie loco cosa fanno? Modificano tutti i loro modelli? Non prenderebbe mai piede.
- Criss Amon
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Re: Radiocomando sui trenini
Ognuno di Noi vive la passione per il trenino a modo suo!!!
Ciao e grazie a Tutti!!!
- Criss Amon
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Re: Radiocomando sui trenini
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Re: Radiocomando sui trenini
matteob ha scritto:
liftman ha scritto:
LA tecnologia già esiste, basta pensare ad un auricolare bluetooth, a quanto è piccolo ed a cosa contiene (batteria, auricolare, microfono, pulsanti, led) e a come si presenta senza l'involucro che contiene il tutto. fare un decoder che contenga un interfaccia bluetooth non è un'impresa da marziani, basta volerlo fare. Ovviamente non è una cosa a portata di hobbista, o almeno non è una cosa alla portata di tutti. Poi serve un software che dia i comandi al decoder, ma siamo sempre a livelli di fattibilità senza nessun problema.
...e come la mettiamo con la batteria? Naturalmente parliamo di modelli seri con motore a doppio cardano: alimentare anche un motore piccolo di pochi ampere serve una batteria altrettanto piccola (a causa del poco spazio all'interno loco) ma con le p...e! Non sono competente in questo argomento ma credo che le normali batterie degli auricolari bluetooth non sia all'altezza di avere lo spunto per muovere un motorino elettrico dai 700 o 1000mA. Serve qualcosa di più grande se pur al Litio (che sicuramente non sta incastrata in una loco) che garantisca una buona autonomia e che non scaldi a causa degli assorbimenti per poi esplodere.
La questione batterie io non la considero a prescindere dato che presenterebbe 3 problemi non da poco:
1 - ricarica o sostituzione
2 - autonomia
3 - ingombro
per la 3a, magari in futuro con le celle ad idrogeno il problema diventa marginale, la 2 è un limite enorme per quei plastici che andrebbero ale mostre, o comunque per chi "gioca" molto, la 1a presenta a sua volta altri problemi:
1 tempo di ricarica (ovviamente in caso di batterie ricaricabili)
2 smaltimento (in caso di batterie a perdita)
3 sistema di ricarica
I primi 2 sono chiari, per il secondo si dovrebbero prevedere N punti di ricarica (tanti per quanti sono i locomotori) con un costo N volte un unico alimentatore, oppure un "binario di ricarica", più o meno come un binario di programmazione per le loco con decoder DCC.
Ora chiaramente qui si scrive per presentare idee che magari qualcuno può far sue e realizzarle, quindi io la butto li..
Lasciamo stare il DCC ed immaginiamo un "decoder" con interfaccia bluetooth che si possa comodamente comandare dal PC o dallo smartphone. Il resto potrebbe (e dovrebbe) restare com'è attualmente, con i sezionamenti ed il resto, altrimenti diventa impossibile riuscire a non far scontrare 2 treni...
Pensare di alimentare dei treni a batteria secondo me è un'utopia, però visti i cambiamenti che ci sono stati da quando sono nato, non metto limiti per il futuro [:o)]
Rolando
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Re: Radiocomando sui trenini
[/quote]
allora Rolando se lasci i sezionamenti devi sempre tirare cavi che vanno dai binari ai moduli della retroazione... a già che sei lì, continui ad alimentare da binario.. torni sempre sulla vecchia strada del digitale! [:o)]
- liftman
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Re: Radiocomando sui trenini
matteob ha scritto:
allora Rolando se lasci i sezionamenti devi sempre tirare cavi che vanno dai binari ai moduli della retroazione... a già che sei lì, continui ad alimentare da binario.. torni sempre sulla vecchia strada del digitale! [:o)]
Bhè i limiti sono di 2 tipi: pratici e tecnologici...
Il primo è semplice... se non metti sezionamenti (quindi alimentazione dai binari) come gestiresti il traffico? Non stiamo parlando di aeromodelli o di RC, dove si "guida" solo un modello per volta. Il traffico ferroviario è fatto di incroci, precedenze, fermate in stazione e impianti di blocco. Senza sezionamenti (quindi il semaforo rosso che decide se la linea è percorribile o meno), dovrebbe essere solo chi "guida" il treno a fare "l'automatismo", e se lo puoi fare agevolmente con un treno, diventa difficile con 2 e più. E' vero che è possibile che ognuno faccia muovere il proprio treno, e si comporti come al vero e rispetti i segnali, basta volerlo, alla fine se si parla di un plastico ognuno è libero di fare come vuole.
Il secondo limite è già stato esposto nel mio post. La tecnologia attuale non permette batterie compatte e di grandissima capacità, e se non ci si vuole limitare alle grandi scale, l'alimentazione via rotaie è l'unica praticabile (in realtà esiste già la tecnologia per la ricarica senza fili, ma il problema restano sempre le batterie...
Rolando
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Re: Radiocomando sui trenini
Ma non sò se avete letto cos'ha scritto Amnon, a lui piacerebbe così. D'altronde non a tutti piaccion le bionde!!!
Secondo me che sono uno "qualunque" da una scala da 1 a 10 di difficoltà io dico che sia da 8... Ma che si possa fare, inutile che scrivi migliaia di righe tecniche per dimostrarlo
ci siamo limitati a una fattibilità.
E un'attenzione particolare io e invito tutti ad avere estrema pazienza perchè a scrivere sui forum non ci si deve far prendere, capita spesso anche a me di scrivere alla veloce
e di non pensare alla suscettibilità di tutti.
Spero di esser stato compreso e buona giornata modellistica e non Marco.
- marioscd
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Re: Radiocomando sui trenini
L'alimentazione attraverso batterie, almeno con la tecnologia attuale, non è competitiva nel fermodellismo. Nel modellismo dinamico ci sono fattori vincolanti, di scala e di tipologia di esercizio che la rendono indispensabile (un aereomodello, per esempio, non può avere vincoli dati da un filo elettrico ma contestualmente esso è in scala maggiore di un treno H0 e vola solo per qualche minuto o decina di minuti, ne consegue che l'alimentazione a batterie o la motorizzazione termica sono le sole due opzioni possibili per farlo volare). Più o meno le stesse motivazioni valgono per un automodello o per un modello di nave.
Un treno in scala generosa (diciamo dalla scala 0 in su) potrebbe essere tecnicamente equiparato ad uno dei modelli dinamici sopra-descritti e quindi potrebbero per esso valere le stesse considerazioni, tra cui quelle base: ci stanno comode le batterie e ci stanno comodi i servomeccanismi e l'elettronica radio. Un treno in scala piccola (N, TT o H0) è invece tecnicamente inadatto a questa filosofia. Troppo piccolo per usare batterie (almeno lasciando un'autonomia decente) e troppo piccolo per inserire l'elettronica necessaria. Inoltre la circolazione dei treni su un plastico il più delle volte è complessa, interagisce con altri treni e con i sistemi di blocco, sicurezza e predisposizione di itinerario, tutte cose che nel modellismo dinamico "generico" non ci sono.
A fronte di queste considerazioni chi, tempo fa, si è posto il problema "come faccio a rendere il controllo di un treno indipendente dagli altri?" ha inventato il sistema digitale. Questo sistema, a fronte di pochi vincoli (bisogna utilizzare locomotori modificati con un decoder) ha risolto brillantemente il problema. L'alimentazione continua ad essere fornita sui binari (rimane il rischio di black-out elettrici dovuti a sporcizia e contatti malfatti) ma essa diventa anche il "bus" di comando per i decoder stessi. Credo che difficilmente si possa ottenere un compromesso migliore...
Detto ciò, buoni esperimenti "radiocomandati" a tutti!
ciao
- SteaMarco
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Re: Radiocomando sui trenini
anche perchè io non conosco molte cose, ossia le regole dei treni e la differenze reali di gestione tra analogico e digitale, finchè non toccherò con gli occhi il reale per ora non mi esprimo a riguardo...
Io arrivi da forum e "reale" con domande classiche del tipo vorrei autocostruirmi un'automodello è possibile? Si se spendi 2000 euro ti realizzi un catorcio che al primi salto si smonta! Però che devo dire
la risposta a si può fare? La risposta sarà sempre si! AHHAhahha!
Marco
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Re: Radiocomando sui trenini
La Marklin ha già in catalogo nella linea per bambini un trenino radiocomandato in HO ( può circolare sui binari classici) penso tramite IR con marcia avanti/indietro più suoni sarebbe interessante comprarlo visto il prezzo basso per aprirlo e vedere cosa hanno utilizzato per pilotarlo.
Concordo sul problema durata delle batterie forse l' handicap di questo sistema.
Roby
- Criss Amon
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Re: Radiocomando sui trenini
Cerco un radiocomando di piccole dimensioni compatto pronto e montato per motori elettrici in corrente continua che risponda a queste caratteristiche:
1) gli unici comandi servono per scegliere la marcia del motore (avanti o indietro) e per modulare la velocità (da fermo alla massima velocità)
2) il motore lavora in tensione unidirezionale (continua o pulsante) da 4 a 14 volt (valor medio)
3) l’alimentazione che arriva (dai binari) può essere o continua o pulsante o alternata: valori efficaci da 6 a 16 volt, valori massimi da 8,5 a a 23 volt
4) possibilità di controllare, mediante radiocomandi separati, almeno quattro motori contemporaneamente in modo indipendente
5) semplicità di montaggio: tutto si deve ridurre a una scatola o a una scheda con due morsetti di ingresso da collegare alla alimentazione e due di uscita da collegare ai terminali (spazzole) del motore.
La risposta (ho chiesto in giro) è "non esiste". La mia domanda è come mai? Perché esistono automobiline radiocomandate che fanno tutto e costano poco: nella peggiore delle ipotesi io sfrutterei solo metà di quel radiocomando, e in alcuni casi meno della quarta parte.
L'alimentazione? Sono giustissime le Vostre osservazioni! Però, le batterie (ricaricabili) non devono alimentare il motore del treno ma solo il radiocomando. E inoltre è possibile prevedere una ricarica continua dai binari, con un regolatore stabilizzatore di tensione (ne ho visto uno con una tollerenza di 15 volt).
Quest'aggeggio lo vediamo dal 1976, da quando sono arrivati i TV - COLOR. Ma so bene che non lo realizzerò mai.
Purtroppo ho capito una cosa. L'Italia, negli anni settanta (io ero ragazzo) era la prima per la realizzazione di impianti di amplificazione audio. Quando venivamo tempestati dalle marche giapponesi (1974 in poi), gli amatori mi consigliavano sempre una marca italiana, il cui nome non lo ricordo più: era l'evoluzione tecnologica dello strumanto musicale classico. Adesso, io incontro solo degli assemblatori di schede elettroniche già fatte, di moduli. Il mio sistema non si potrà mai realizzare perché esce dagli schemi di assemblaggio, è una progettazione ex novo, originale senza un precedente e dedicato. La fattibilità è sicura, ma chi lo sa progettare? Non si trovano schede da assemblare. E poi, a chi interessa? Solo a me. La teoria dei modelli matematici mi dice "si può fare e costa poco" , ma non mi dice come fare. Riflettete un po': in fondo quello che cerco è un giocattolo, un pochino sofisticato, ma un giocattolo. Modellismo a basso costo che vuole riqualificarsi! La verità è che divento vecchio.
E con questo credo proprio che sia tutto!!!!!!
Attenzione agli ... dei computer (che si traduce in deficiente danneggiatore gratuito di altrui proprietà: chiedo scusa ai modetatori, ma mi uscito spontaneo [:o)]). Sto leggendo questa massima :" In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo". Mi pare non solo in scala enne, Te lo dice uno in scala HO che se li cerca i problemi (da ricovero!)
Ciao ragazzi!!! Ci si vede!! Un saluto anche dal comandante Criss Amon
- robiravasi62
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