Ultime dalla fantascienza, e vediamo se ci viene qualche idea. Comincio col dire cosa cerco tecnicamente:
Cerco un radiocomando di piccole dimensioni compatto pronto e montato per motori elettrici in corrente continua che risponda a queste caratteristiche:
1) gli unici comandi servono per scegliere la marcia del motore (avanti o indietro) e per modulare la velocità (da fermo alla massima velocità)
2) il motore lavora in tensione unidirezionale (continua o pulsante) da 4 a 14 volt (valor medio)
3) l’alimentazione che arriva (dai binari) può essere o continua o pulsante o alternata: valori efficaci da 6 a 16 volt, valori massimi da 8,5 a a 23 volt
4) possibilità di controllare, mediante radiocomandi separati, almeno quattro motori contemporaneamente in modo indipendente
5) semplicità di montaggio: tutto si deve ridurre a una scatola o a una scheda con due morsetti di ingresso da collegare alla alimentazione e due di uscita da collegare ai terminali (spazzole) del motore.
La risposta (ho chiesto in giro) è "non esiste". La mia domanda è come mai? Perché esistono automobiline radiocomandate che fanno tutto e costano poco: nella peggiore delle ipotesi io sfrutterei solo metà di quel radiocomando, e in alcuni casi meno della quarta parte.
L'alimentazione? Sono giustissime le Vostre osservazioni! Però, le batterie (ricaricabili) non devono alimentare il motore del treno ma solo il radiocomando. E inoltre è possibile prevedere una ricarica continua dai binari, con un regolatore stabilizzatore di tensione (ne ho visto uno con una tollerenza di 15 volt).
Quest'aggeggio lo vediamo dal 1976, da quando sono arrivati i TV - COLOR. Ma so bene che non lo realizzerò mai.
Purtroppo ho capito una cosa. L'Italia, negli anni settanta (io ero ragazzo) era la prima per la realizzazione di impianti di amplificazione audio. Quando venivamo tempestati dalle marche giapponesi (1974 in poi), gli amatori mi consigliavano sempre una marca italiana, il cui nome non lo ricordo più: era l'evoluzione tecnologica dello strumanto musicale classico. Adesso, io incontro solo degli assemblatori di schede elettroniche già fatte, di moduli. Il mio sistema non si potrà mai realizzare perché esce dagli schemi di assemblaggio, è una progettazione ex novo, originale senza un precedente e dedicato. La fattibilità è sicura, ma chi lo sa progettare? Non si trovano schede da assemblare. E poi, a chi interessa? Solo a me. La teoria dei modelli matematici mi dice "si può fare e costa poco" , ma non mi dice come fare. Riflettete un po': in fondo quello che cerco è un giocattolo, un pochino sofisticato, ma un giocattolo. Modellismo a basso costo che vuole riqualificarsi! La verità è che divento vecchio.
E con questo credo proprio che sia tutto!!!!!!
Attenzione agli ... dei computer (che si traduce in deficiente danneggiatore gratuito di altrui proprietà: chiedo scusa ai modetatori, ma mi uscito spontaneo [:o)]). Sto leggendo questa massima :" In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo". Mi pare non solo in scala enne, Te lo dice uno in scala HO che se li cerca i problemi (da ricovero!)
Ciao ragazzi!!! Ci si vede!! Un saluto anche dal comandante Criss Amon