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Negli ultimi mesi 4 locomotori E 655 accantonati sono stati rimessi in circolazione visto il mancato arrivo delle E 189 a noleggio. I mezzi rimessi in servizio non sono stati sottoposti a revisione generale ma erano stati accantonati per guasti non gravi avendo ancora chilometri disponibili prima della scadenza revisione. Sono stati riparati i guasti e rimessi in servizio.
Dal 4 Gennaio è previsto un massiccio accantonamento di massa per locomotori E 655 in forza alla divisione Cargo di Trenitalia. L'entità delle macchine che saranno accantonate equivale a circa i due terzi di quelle ad oggi operative. Dopo tale accantonamento rimarranno operative solo più 23 E 655.
Quindi addio a tutti i Caimani cargo in livrea d'origine e a molti altri in XMPR, bel modo per cominciare il 2016
Grazie per la notizia Fabrizio
Ciao
Andrea
Ridimensionate le voci sul massiccio accantonamento delle E 655, che continuano ad essere fermate per scadenza revisione o guasto, come da normale programma.
A Marcianise risultano accantonate, in attesa di demolizione, 10 E 655 e 4 E 656.
Scusa Fabrizio le mie domande da ignorante, le vetture per massa frenata, significa che non basterebbe la sola motrice ad assicurare una frenata efficiente a causa della massa del caimano da demolizione, ma ci vuole anche un discreto numero di carrozze che frenano? Le scritte che si vedono ai lati dei rotabili e delle vetture nonchè la tara dei carri, servono per calcolare la massa frenante? lo so saranno cose già dette in precedenza[:I]. Grazie.
Ciao Matteo, il concetto di massa frenata non è semplice da esplicitare. Vediamo se qualcuno esperto del settore sa darti una definizione comprensibile.
In parole povere, ogni rotabile, ha una sua massa propria e un sistema frenante. Tale sistema può essere più o meno efficace. La massa frenata, in parole terra terra, esprime la efficacia del sistema frenante del mezzo. Se la massa frenata (espressa in tonnellate) è superiore alla massa reale, il mezzo frena "bene" e si arresta in "poco" spazio. Se succede il viceversa il mezzo frena "male" e ha bisogno di molto spazio per arrestarsi.
Una locomotiva pesa molto e il suo sistema frenante (esclusa frenatura elettrica) è in grado di sviluppare una certa azione frenante. Una vettura pesa molto meno, mentre il sistema frenante è in grado di sviluppare una forza frenante più o meno analoga. Va da se che le locomotive frenano peggio delle vetture, quindi hanno massa frenata inferiore alla massa reale, vale il viceversa per le vetture. Le locomotive frenano meno anche per effetto voluto, ovvero per mantenere sempre i ganci in trazione o compressione.
Componendo un convoglio, quindi, si tiene conto di tutte le masse frenate e masse reali dei mezzi che lo compongono. Questo parametro, assieme ai parametri prestazionali della linea (grado di frenatura) serve per calcolare la velocità massima a cui un treno può viaggiare ed essere sicuro di arrestarsi in determinati spazi.
Una locomotiva,quindi, può viaggiare anche isolata, ma dovrebbe marciare a velocità molto bassa. Si aggiungono così delle vetture, al fine di migliorare l'azione frenante e consentire al mezzo un trasferimento più veloce. Da tenere presente anche il fatto che, spesso, alcuni mezzi possono viaggiare con sistema frenante inefficiente. Le vetture aggiunte in composizione ai rinvii, quindi, servono a consentire il trasferimento a velocità accettabili per non creare ingorghi o occupare per troppo tempo la linea ferroviaria.
Grazie! Ero curioso infatti di capire se una loco senza vetture fosse meno performante in frenata, rispetto ad una con vetture (effetto voluto per tenere i ganci in trazione a parte). Avrei detto il contrario, visto che anche le vetture hanno una massa e quindi mantengono una certa inerzia.
E' rientrata in servizio, dopo un periodo di accantonamento, la locomotiva E 656.570. La macchina ha ricevuto una Riparazione Speciale nelle officine Trenitalia di Foligno ed è ora in servizio presso la divisione Cargo di Trenitalia.
La locomotiva aveva subito dei danni in un lieve incidente, quindi era stata accantonata. Successivamente, vista la necessità di locomotive da parte di Trenitalia Cargo, la locomotiva è stata prelevata dal luogo di accantonamento, riparata e rimessa in servizio.
Il giorno 13 Luglio 2016 è stato inviato a Milano Smistamento, per accantonamento, il locomotore E 655.079, uno degli ultimi 4 Caimano in livrea di origine ancora regolarmente circolanti.
La macchina è stata accantonata causa scadenza revisione ed era entrata in servizio nel 1978.
Rimangono ora solo più tre E 655 in livrea di origine in servizio regolare, E 655 202; E 655 298 ed E 655 445, quest'ultimo in scorta al carro soccorso di Genova Rivarolo.
...purtroppo il progresso è inarrestabile, e utti i rotabili ai quali siamo più o meno affezionati perchè spesso rappresentano quella ferrovia della "nostra" giovinezza, sono destinati, nel tempo, ad andarsene per sempre dal normale esercizio. Ringraziamo Dio se qualche unità di questo o quel gruppo rimane attiva o presso qualche museo conservata decentemente.
I nostri Padri avranno sicuramente provato lo stesso quando le 691, s685, 685, 683, 746 e via via a scendere, lasciarono il posto alle e428 e alle e646 dopo.
Noi piangiamo queste, ed è naturale che sia così.
Due considerazioni di carattere professionale: il le e656 non le uso praticamente più, ma non le rimpiango quanto le e646 e le vecchie e444 per soddisfazione di guida (tralasciamo considerazioni sul mal di schiena indotto per scuotimenti....); mi rendo conto nel contempo che offrire oggi alla clientela un rapido trainato da una e428 e carrozze tipo 1937 con le sospensioni a balestre sarebbe improponibile....
Altra cosa sul peso frenato citato più in su.....
Giusto tutto il ragionamento e la spiegazione; in realtà la potenza frenante di un rotabile si esplica con un semplice numero che non rappresenta di fatto in assoluto la potenza frenante dell'impianto frenante posseduto (non è che la somma della pressione delle suole dei freni sui cerchioni di una e 656 sia effettivamente pari alle tonnellate scritte sul telaio della locomotiva), ma ne rappresenta in effetti la sua maggiore o minore efficacia. Il fatto che nelle composizioni di demolendi vi siano carri vuoti per aumentare la percentuale di massa frenata presente nel convoglio potrebbe esseere anche ascritta al fatto che, dopo lunghissimo accantonamento, le loco demolende potrebbero avere l'impianto frenante non più efficente o affidabile, con la sola locomotiva titolare che frenerebbe tutto il convoglio.....cosa ovviamente non possibile, da cui la presenza inframmezzata di carri o carrozze in proporzioni tali da garantire la percentuale di massa frenata minima prescritta e, se possibile, anche più alta per poter trasferire tutto ad una velocità dignitosa. Va tenuto comunque conto che i trasferimenti di demolendi si fa a velocità assai contenute (io una volta ho trasferito da mestre a Livorno alcune ALe-Le dei gruppi 660, 840, 760, 600 trainando tutto con una e636 alla velocità di 60 km/h.....).
Ultima ciliegina: il valore di massa frenata di una determinata famiglia di rotabili viene attribuito......lanciando il rotabile ad una velocità predefinita, e misurandone lo spazio d'arresto. Prima si ferma, più frena, e più alto sarà il valore di peso frenato attribuito.
Luigi Voltan - Alcuni indicano la luna, altri guardano solo il dito; diffida sempre di questi ultimi.
Grazie delle note, Luigi. Molto interessanti. Per caso, sai anche per quale ragione le E 656 circolanti in Sicilia siano limitate in velocità? Io ho letto 120 km/h. A parte il fatto che sia vero o no (è una notizia che ho appreso da altro forum), per quale ragione ciò potrebbe essere stato fatto?
Io ho immaginato che si vogliano salvaguardare e farli durare un po' di più, ovvero ho immaginato che, limitandone la velocità, si può anche prorogare il termine della scadenza revisione (mie ipotesi, non so se sia possibile). Oppure immagino siano in uno stato tale da non consentire velocità maggiori.
Non credo che sia un grosso problema, viste le velocità che ammettono le linee dove queste macchine sono in servizio, più che altro è una curiosità.
Posso azzardare solo alcune ipotesi: ad esempio i prolungato utilizzo sulle linee siciliane, che salvo pochi tratti sono tortuose, potrebbe aver causato un'usura dei bordini abbastanza marcata, o comunque una perdita delle qualità del profilo dei cerchioni, e tale da provocare delle irregolarità di marcia che consigliano tale limitazione.
Oppure il loro carico assiale potrebbe risultare nocivo all'armamento (cosa meno probabile).
Oppure potrebbero esserci problemi ai collettori dei motori, e limitando la velovità potrebbero limitarsi i problemi legati ai possibili flash ai collettori stessi alle velocità più alte.
E' vero che velocità dell'ordine dei 130 - 150 km/h in Sicilia si possono toccare solo sulla costa Nord sui tratti raddoppiati e nella galleria dei Peloritani; tutto il resto è dell'ordine massimo dei 90 - 110 km/h (di massima), quindi i caimani siciliani non si possono certo dire "affaticati"......
Luigi Voltan - Alcuni indicano la luna, altri guardano solo il dito; diffida sempre di questi ultimi.
La macchina, guasta in seguito al principio di incendio, è stata portata a Castelbolognese.
La E 656.607 è una "navetta" che era assegnata alla Divisione Trasporto Regionale della Liguria, poi ceduta a Trenitalia Cargo quando le E 656 sono state tutte dismesse dalle varie Divisioni Passeggeri Regionale topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=8373&REPLY_ID=86585 . E' una unità particolare, perché ha ricevuto la ricoloritura in livrea originale.