Ferrovia del Gottardo De Agostini scala N

[Charlie63]

Comunque, ecco una foto grande degli ST 5

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[sal727]

Effettivamente sono identici a parte la lunghezza, dartstaed 90 peco 87
http://www.peco-uk.com/imageselector/Fi ... 20ST-6.pdf
anche l'angolo è 22,5°, li ho provati su scarm e vanno bene
Dartstaed:

[v200]

Esiste anche l'opzione di attivare i deviatoi manualmente tramite rinvii sotto plancia, questo sistema torna utile per moduli da manovra o plastici con un numero ridotto di deviatoi ( sotto i sei deviatoi e se disposti in plastici di ridotte dimensioni che permettono di raggiungerne ogni punto motorizzare i deviatoi non conviene molto per i costi ).
In alcuni deviatoi sulla barra di accoppiamento degli aghi sono presenti alcuni fori per permettere l'inserimento di una astina metallica al centro o sui lati ( esternamente ) nel caso non fosse presente il foro basta farlo tramite una punta da trapano di adeguato diametro.
Il rinvio non è altro che un gancio metallico o cavetto collegato al asta, che tirando o spingendo permette il movimento degli aghi.


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Qui sopra potete vedere che si tratta di un semplice gancio ad L munito di un pomolo ad un capo per manovrarlo, viene fissato alla plancia tramite occhielli ( in verde ) e la parte verticale va poi inserita nel foro dell' asta.
Una volta che la parte del gancio fuoriesce dal foro viene tagliata a raso per non toccare i rotabili.
Nel nostro caso i deviatoi non avendo il cuore metallico ( polarizzato ) evita di montare un interruttore switching per dare corrente alle rotaie in base alla disposizione degli aghi.
Per costruirci i nostri rinvii metallici utilizziamo delle barre o fili in acciaio armonico o in ottone.
Come vedete rimane molto semplice costruire questi rinvii, quindi potremo attivare i deviatoi manualmente senza dover intervenire sul plastico al di sopra ostruendo la visuale o peggio urtare qualche componente.

[v200]

Grazie alla ottima segnalazione di Carlo ( Charlie 63 ) oltre a motorizzare i deviatoi Dartstaed nel modo più semplice possiamo ampliare il tracciato mantenendo le medesime geometrie con i binari Peco avendo visto che i Dartstaed ono una copia cinese dei famosi Peco

[sal727]

Mi sorge solo un dubbio sui motori PL-11, sono indicati per la scala H0 e non per la N, c'è il rischio che non corrispondono gli attacchi, i PL-10 che sono sottoplancia non hanno problemi.
Questo venditore però afferma che sono applicabili sia il H0 che N
http://www.cmmodellismo.it/en/accessori ... -e-ho.html

[v200]

Anche su Hattons il PL- 11 è dato multiscale HO/N.
http://www.hattons.co.uk/23750/Peco_Pro ... etail.aspx
Trovate anche i binari in spezzoni della Peco
http://www.hattons.co.uk/stocklist/1000 ... dlist.aspx
http://www.hattons.co.uk/stocklist/1000 ... dlist.aspx
Per i binari trovate in cod.80 i Setrack che i Streamline mentre in cod. 55 i Fine scale
http://www.hattons.co.uk/stocklist/1000 ... dlist.aspx

[Charlie63]

Scusa se ti correggo: Sono identici anche nella lunghezza.
Da specifiche i Peco sono 89,48 non 87
e questo e' il Dartstaed che ho io:
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Effettivamente sono identici a parte la lunghezza, dartstaed 90 peco 87
http://www.peco-uk.com/imageselector/Fi ... 20ST-6.pdf

[sal727]

Se guardi bene il pdf che ho postato, la lunghezza è quella totale non del binario diritto, cioè anche il pezzo del curvo che sporge di più, su scarm è data ad 87mm la lunghezza del binario diritto che è la metà esatta del binario diritto St-11 (174mm), invece quello della Dartstaed è lungo 180mm ed il deviatoio è la meta 90mm

[v200]

Oggi con un po di calma ho dato un occhiata al carro con stanti trasporto legnami della raccolta, guardandolo non è male solo gli stanti sono sovradimensionati per il resto rientra nella norma dei rotabili in enne lo si può tranquillmente comparare con l'omologo carro Arnold.
per togliere un po l'aspetto giocattolo basta sostituire il carico come qualcuno di voi ha già fatto o fare un buon invecchiamento ( prossimo lavoretto ).
Nel frattempo per vedere come si presenta con l'ambiente di un plastico ( quasi terminato [:I] ) ecco alcune foto:


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[Peppe Petronio]

Ciao Roby ho visto le comparazioni con altri carri,diciamo che può fare la sua figura anch'io ho pensato di invecchiarlo un pò, per ora ho solo modificato il carico ecco come si presenta.


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Saluti Peppe

[Excalibur]

Ciao Roby ho visto le comparazioni con altri carri,diciamo che può fare la sua figura anch'io ho pensato di invecchiarlo un pò, per ora ho solo modificato il carico ecco come si presenta.
Saluti Peppe

Ottima soluzione Peppe, anche se a mio avviso dovresti raddrizzare i cavetti in rame, nella realtà questi sono tesi e non laschi.

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[FraPis]

Buongiorno a tutti,

Tornando alla costruzione del plastico, ed in particolare al rialzo di 3 centimetri della stazione, volevo capire se c'è una ragione particolare sull'impiego del polistirene spesso 2 cm rialzato con listelli spessi un centimetro al posto di una lastra di polistirene spessa 3 cm, cioè perché rialzare quando è più semplice utilizzare la misura corretta?[8]

[v200]

È come trovi le lastre di polistirolo espanso, per esempio al Brico le ho trovate in spessori da cm 2,5 e 5 cm
Nulla vieta che se si trova la lastra da 3 cm di utilizzarla, con spessori minori occorre fare degli adattamenti.

[FraPis]

Ho più difficoltà a trovarle da 2 cm, che da 3 cm, oltretutto credo che poggiando su tutta la superficie (senza listelli distanziali) ne guadagna anche la rigidità del piano rialzato :geek:

[v200]

In effetti andava spiegato il perché del utilizzo dei listelli sotto la lastra, non per lavoro di carpenteria ma dovuto allo spessore lastre in polistirolo espanso reperite.
Addirittura al posto del espanso si può utilizzare della balsa.

[Excalibur]

In effetti andava spiegato il perché del utilizzo dei listelli sotto la lastra, non per lavoro di carpenteria ma dovuto allo spessore lastre in polistirolo espanso reperite.
Addirittura al posto del espanso si può utilizzare della balsa.

Effettivamente io ci avevo già pensato e credo che opterò per questa soluzione, il polistirolo a furia di lavorarci attorno, mi si sta sbriciolando tutto.
Bisognerà soltanto considerare se il rialzo tramite listelli non sia stato studiato per altri compiti, come per esempio per far passare sotto dei cavetti o qualcos'altro, che ne sò io?

[v200]

Uscito il N° 23 con:
interruttore on/off ,
2scarpette con fili per alimentazione,
2 paia di scarpette isolanti in plastica,

[v200]

Non ho visto nessun utilizzatore elettrico sulla a plancia in polistirolo che poi fa da base per il fascio binari stazione.
Solitamente con un vecchio saldatore creo una traccia nel polistirolo espanso , vi poso i fili, con un po di DAS bianco fermo i fili, infine con stucco murale bianco ad acqua sigillo tutto.
Con un ferro da lana creo il foro fino alla base in legno poi con la punta pratico il foro per passare i cavi sotto plancia dove preparo i circuiti elettrici.

[v200]

Visto che siamo ancora in fase di studio del plastico o inizio lavori vorrei aprire una parentesi sulla protezione da polvere e ossidazione rotaie.
Oggi leggendo un post mi è venuto in mente che qui sulla discussione del Gottardo non ne abbiamo parlato.
Due nemici dei plastici sono polvere è umidità, quindi occorre pensare ad un sistema di protezione.
Esagerato ! Direte voi ma un periodo di inutilizzo crea una patina di sporco/ossido che riduce la conduzione elettrica tra rotaia e ruote captanti.
Durante l' utilizzo rimane una buona norma avere in posizione un carro pulitore per mantenere in ordine le rotaie, ma una volta terminata la sessione di circolazione occorre che il plastico sia protetto.
Qui si hanno due vie economica o costosa.
Costosa:
Teca protettiva in plexiglas/vetro.
Economica:
Struttura leggera per sostenere nailon protettivi.
I due sistemi svolgono egregiamente il loro compito anche per i semplici nailon.
Farsi la teca per chi ha una buona manualità e passione rimane il sistema per abbattere i costi altrimenti occorre rivolgersi ad un artigiano del settore, del plexiglas o falegnameria spendendo alcuni soldini.
Mentre la soluzione economica permette anche a chi purtroppo è scarso a manualità di risolvere il problema.
Possiamo partire da centine in metallo piegate ad U fermate in appositi supporti sui lati esterni del telaio o utilizzare i tubi per elettricità in materiale plastico facilmente incollabili tra essi con le pistole per colla a caldo. A volte troviamo anche i giunti curvi o gli snodi a croce in genere scatole di derivazione tonde o quadrate.
Questa struttura per sorreggere i nailon non deve essere molto robusta visto che dovrà sostenere un peso limitato.
La copertura oltre a proteggere le rotaie permette alla polvere di non depositarsi sul paesaggio dandogli quel' aria di abbandono evitando di farci passare continuamente l' aspirapolvere.

[v200]

Terminato la parte sulla protezione della polvere con una opportuna copertura passiamo al umidità.
Solitamente il posto di posizionamento del plastico lo troviamo in un luogo non utilizzato del alloggio o in una sua dependance garage,cantina, soffitta dotata di collegamenti elettrici.
Può capitare che i locali non dotati di riscaldamento soffrano di umidità dalla situazione lieve o più marcata , come possiamo porvi rimedio?
Nei casi lievi sono utili i contenitori di sali contro l' umidità , associati a ventole dinamiche per il ricambio dell' aria.
Nei casi più seri deumidificatori,ventole e stufette.
Anche un trattamento al telaio in legno torna utile dando opportuni impregnanti da esterni contro l' umidità e una verniciatura finale. Eviteremo imbarcamenti del telaio.
Prevenire l' umidità eviterà di avere delle conseguenze al impianto elettrico,telaio e paesaggio.
Un altro fattore da tenere in conto è nel caso del paesaggio, purtroppo alcuni amici fermodellisti si lasciano tentare ad utilizzare materiali vegetali o terrosi per fare il paesaggio senza trattamenti.

[v200]

Materiale vegetale, sabbie,sassolini sul plastico.
Utilizzare questi materiali sul plastico senza una adeguata preparazione comporta spiacevoli conseguenze.
Il materiale vegetale deve essere ben secco per evitare di marcire ma non solo anche se secco si corre il rischio di avere poi sul plastico ospiti indesiderati ( uova di insetti ) quindi occorre passare la vernice trasparente opaca sul materiale vegetale secco primo per sigillare i micro pori dove possono annidarsi uova sigillandole in assenza di ossigeno impedendone la schiusa. Secondo passando la vernice trasparente opaca evitiamo lo sfaldarsi o il distacco di alcune parti.
Per sabbie e sassolini,
sabbie oltre ad un buon lavaggio in acqua e candeggina occorre sterilizzare in forno a 100 ° per eliminare uova,insetti , acari etc etc idem per sassolini o ghiaiette.
Fatto ciò una volta messi a dimora questi materiali naturali sul plastico occorrerà in previsione di lunghi periodi di tempo dove non utilizziamo il plastico proteggerli da tarme,acari e piccoli insetti comunemente presenti nei nostri ambienti.
Per fare ciò bastano i comuni tarmicidi per il vestiario da posizionare sul plastico.

[v200]

Temperature ed esposizione al sole
Sia le temperature troppo estreme che esposizioni alla luce solare possono creare problemi al plastico.
Sbalzi di temperatura,
gli sbalzi di temperatura possono dare alcuni problemi in genere legati alla dilatazione/retrazione termica che agiscono su alcuni punti in particolare incollaggio e rotaie, giunzioni tra parti in legno del telaio.
Se esiste la possibilità di una regolazione termica del ambiente aerazione/riscaldamento non avremo brutte sorprese un po più di attenzione nei locali senza regolazione termica.
Qui ci toccherà controllare che il telaio non si distacchi, che elementi scenici non si scollano e le rotaie non subiscano distorsioni.
Rotaie
un tasto dolente la dilatazione termica in tracciati con lunghezze importanti, su tracciati molto lunghi occorre ogni tanto fare interruzioni sulle rotaie per permettere durante la dilatazione un minimo di scorrimento specialmente con i flessibili, in tracciati medio piccoli ( come il nostro ) basta evitare di saldare le scarpette metalliche per permettere la compensazione durante la dilatazione.
Esposizione alla luce solare.
Il danno maggiormente visibile è la decolorazione che evitiamo non esponendo il plastico direttamente alla luce solare come non posizionandolo frontalmente a una finestra o ponendo tende per ombreggiare.
Secondariamente una esposizione continua alla luce solare innalza la temperatura superficiale provocando i problemi già citati, anzi in alcuni casi danneggiando i materiali plastici arrivando nei casi estremi al ammorbidimento.

[v200]

Scusate questa lunga parentesi, ma ho voluto darvi delle indicazioni di manutenzione del plastico il più raggruppate per comodità. Sono già state trattate in altre discussioni del forum ma averle tutte insieme aiuta non poco.
Nella mia esperienza modellistica ho potuto vedere e toccare con mano i danni provocati dai fattori ambientali appena citati.
Se avete dubbi chiedete e cercherò di chiarirsi meglio.

[Vincenzo Passalacqua]

Scusate questa lunga parentesi, ma ho voluto darvi delle indicazioni di manutenzione del plastico il più raggruppate per comodità. Sono già state trattate in altre discussioni del forum ma averle tutte insieme aiuta non poco.
Nella mia esperienza modellistica ho potuto vedere e toccare con mano i danni provocati dai fattori ambientali appena citati.
Se avete dubbi chiedete e cercherò di chiarirsi meglio.

Roby, indicazioni importantissime e preziose! Quindi se ho compreso bene, le prese per l'alimentazione della trazione non vanno saldate (i due fili rosso-nero) o non vanno saldate solo le scarpette metalliche di giunzione dei binari? Io seguendo una tua indicazione precedente ho previsto 18 punti di collegamento elettrico, tra prese sulla linea e prese di sezionamento, tutte saldate.

[Excalibur]

Io sto installando il mio plastico in un angolo della taverna, un ambiente non umido, piuttosto secco e ben riscaldato da termosifoni, non ho camino, dovrei quindi temere solo la polvere.
E' il caso di coprirlo comunque, o dovrei limitarmi soltanto alla pulizia dell'eventuale polvere?